Inditex fa rotta su Cina e Bielorussia e investe nell'economia circolare
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L'India e la Bielorussia sono nel mirino di Inditex, come è stato annunciato ieri, durante il general meeting annuale dell'azienda spagnola, dal suo presidente e ceo Pablo Isla.
Il gruppo, cui fanno capo tra gli altri, Zara, Massimo Dutti, Pull & Bear, Bershka e Oysho, ha chiuso il 2016 con una crescita del 10 percento dell'utile netto a quota 3,16 miliardi, grazie soprattutto all'espansione internazionale. Il giro d'affari è risultato in aumento del 12 percento, a quota 23,3 miliardi (+10 percento con numero di punti vendita comparabile). Il dividendo per azione è stato pari a 0,68 centesimi con una crescita del 13,3 percento anno su anno e del 89 percento negli ultimi 5 anni.
Nel 2016 Inditex ha creato 9.596 posti di lavoro, di cui 2.480 in Spagna
Nel corso dell'anno il colosso dell'abbigliamento spagnolo, con i suoi 8 marchi, ha registrato 279 aperture raggiungendo 7.292 punti vendita in 93 paesi.
Tornando alle novità che coinvolgeranno il colosso spagnolo nei prossimi mesi, figura l'apertura dell'online store in India a ottobre, e, in agosto, lo sbarco in Bielorussia con le insegne Zara, Pull&Bear, Massimo Dutti, Bershka, Stradivarius, Oysho e Zara Home.
L'azienda, inoltre, ha sottolineato l'impegno costante nel raggiungimento di una produzione sostenibile e dell'economia circolare. A questo proposito va detto che Inditex rientra nei 143 marchi impegnati nell'economia circolare che hanno sottoscritto la "Call to Action for a Circular Fashion System", dell'organizzazione Global Fashion Agenda, impegnandosi ad accelerare la transizione verso un sistema circolare in seno alla moda.
Tra le altre aziende che hanno sottoscritto la Call to Action for a Circular Fashion System" risultano Asos, Adidas, Bestseller, Guess, Hugo Boss, H&M Group, Kering, Reformation, Tommy Hilfiger e VF Corporation.
L'obiettivo di Inditex, come ha ribadito Isla, è una strategia di crescita sostenibile, che permetta di generare valore per la società. Rientra in questa strategia anche il riciclo degli abiti usati. Nell'anno appena concluso, grazie ai container nei negozi, negli uffici e nella piattaforme logistiche dell'azienda, sono state riciclate 7100 tonnellate di abiti, scarpe e accessori.
Sempre in tema di sostenibilità, inoltre, Isla ha sottolineato che oltre 4500 negozi, ossia circa il 71 percento della totalità dei punti vendita della catena, ha adottato sistemi di risparmio energetico e di acqua.
Quanto ai livelli occupazionali, infine, il presidente del gruppo spagnolo ha affermato che l'azienda impiega 162450 persone che rappresentano 99 nazionalità e che, nel 2016, sono stati creati 9.596 posti di lavoro, di cui 2.480 in Spagna.
Foto: Inditex press office