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Quando l'intelligenza umana protegge dai rischi del panorama digitale

Scritto da Isabella Naef

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Intelligenza umana ed esperienza in tecnologia e privacy preparano ai rischi del panorama digitale Credits: FashionUnited, immagine generata con l'ausilio dell'Intelligenza artificiale

L'intelligenza umana non passa di moda ma, anzi, pare essere utilissima per proteggerci e per prepararci alle diverse possibilità e ai rischi che il panorama digitale presenta.

Parola, di Wojciech Wiewiórowski, Garante europeo per la protezione dei dati (Gepd). Istituito nel 2004, il Gepd, con sede a Bruxelles, ha presentato ieri la sua relazione annuale 2024, concludendo il suo mandato 2020-2024 incentrato sulla costruzione di un futuro digitale più sicuro e celebrando i due decenni dell'istituzione dedicati alla protezione della privacy e dei dati personali delle persone.

Intelligenza umana ed esperienza in tecnologia e privacy preparano ai rischi del panorama digitale

"Il panorama digitale è in costante movimento, questo è un fatto con cui il Gepd ha lavorato negli ultimi 20 anni. Non possiamo prevedere il futuro con esattezza, ma ciò che possiamo fare è utilizzare le nostre risorse, l'intelligenza umana e la variegata esperienza in tecnologia e privacy per prepararci alle diverse possibilità e ai rischi che il panorama digitale presenta", ha sottolineato Wojciech Wiewiórowski. E quando si parla di rischi, essi coinvolgono sia i consumatori della moda, così come di altri segmenti di mercato, sia le aziende del lusso, del fashion e dell'industria in generale.

La Commissione europea multa Apple per 500 milioni di euro e Meta per 200

Un monito più che mai attuale visto che, proprio ieri, la Commissione europea ha stabilito che Apple ha violato l’obbligo di non orientamento previsto dal Digital markets act (Dma) e che Meta ha violato l’obbligo previsto dal Dma di offrire ai consumatori la possibilità di scegliere un servizio che utilizza meno dati personali. In ragione di ciò Bruxelles ha inflitto ad Apple e Meta, una ammena, rispettivamente, di 500 milioni e 200 milioni di euro.

Creata l'Unità di intelligenza artificiale e presentata una Strategia per l'Ia

Tornando alla relazone presentata ieri, il garante sottolinea l'importanza di prepararsi per il futuro digitale e della protezione dei dati, con azioni tangibili e concrete.

Quest'anno è stata creata l'Unità di intelligenza artificiale e presentata una Strategia per l'Ia basata su governance, gestione del rischio e supervisione, mentre il Gepd ha assunto il suo nuovo doppio ruolo di autorità competente per la vigilanza del mercato per la supervisione dei sistemi di Ia e di organismo notificato per la valutazione della conformità di determinati sistemi di Ia ad alto rischio. "Il Gepd assume questa missione per garantire che lo sviluppo e l'utilizzo di strumenti di Ia da parte delle istituzioni, degli organi, degli uffici e delle agenzie dell'Ue rispettino i più elevati standard di protezione dei dati dell'Ue", si legge in una nota.

Secondo il garante la costruzione di un futuro digitale più sicuro inizia oggi

"L'anticipazione della continua evoluzione digitale è implementata anche presso il Gepd con i nostri progetti di Foresight, incluso il monitoraggio delle tecnologie. Quest'anno, gli sforzi del Gepd in questo ambito si sono concentrati sull'esplorazione, la comprensione e la spiegazione dei benefici e dei limiti in materia di protezione dei dati delle tecnologie basate sull'Ia", specifica la relazione.

Emesse 97 consultazioni legislative consigliando il co-legislatore dell'Ue sugli aspetti relativi alla protezione dei dati

Dal punto di vista delle politiche e delle consultazioni, "abbiamo emesso 97 consultazioni legislative, un numero record, consigliando il co-legislatore dell'Ue sugli aspetti relativi alla protezione dei dati dei futuri Regolamenti Ue che permeano il regolamento digitale, la salute, la giustizia e gli affari interni, i portafogli digitali, dimostrando l'impatto diretto sui cittadini dell'Ue e sui loro diritti fondamentali alla privacy".

Insomma, secondo il garante essere lungimiranti è essenziale, ma anche costruire un futuro digitale più sicuro inizia oggi. In questo senso sono state raddoppiate le azioni di supervisione e applicazione, sono stati verificati e autorizzati i trasferimenti internazionali, diverse sessioni di formazione, forum di networking per i responsabili della protezione dei dati. Il tutto per garantire la conformità con le leggi dell'Ue sulla protezione dei dati ora e in futuro.

Costruire un futuro sostenibile per la protezione dei dati può essere raggiunto solo con solide fondamenta, afferma il supervisore Wojciech Wiewiórowski. Parte di queste fondamenta è la collaborazione per garantire un'applicazione coerente delle norme Ue sulla protezione dei dati, elevandole a standard globali, scrive nella sua Relazione annuale 2024. "Con questo in mente, abbiamo lavorato costantemente con il Comitato europeo per la Protezione dei dati, di cui siamo membri e fornitori del suo segretariato, per affrontare insieme le preoccupazioni in materia di protezione dei dati a livello Ue. Utilizziamo anche la nostra influenza a livello internazionale, attraverso la nostra partecipazione e leadership al G7 delle autorità per la protezione dei dati e della privacy, workshop di organizzazioni internazionali e altre piattaforme internazionali per la cooperazione", spiega il garante.

Le norme per la protezione dei dati nelle istituzioni dell'Ue, così come i doveri del Garante europeo della protezione dei dati (Gepd), sono stabilite nel Regolamento (Ue) 2018/1725.

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