Roberto Cavalli: esuberi ridotti
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E' stato raggiunto l'accordo tra sindacati e la griffe fiorentina sulla procedura di mobilità per la vertenza Cavalli.
Il 13 dicembre, a Roma, al ministero del Lavoro è stato raggiunto l'accordo che, per quanto riguarda lo stabilimento di Firenze, prevede la riduzione a 50 dei 77 esuberi annunciati: di questi 50, 15 saranno volontari e altri 25 sono considerati come posizioni legate alla esternalizzazione della stamperia.
Roberto Cavalli: l'accordo prevede la riduzione a 50 dei 77 esuberi annunciati
Il piano che era stato presentato a ottobre prevedeva una riduzione dell’organico a livello mondiale di circa 200 dei 672 dipendenti complessivi. Contemporaneamente era stato annunciato anche l'addio, dopo soli 19 mesi, di Peter Dundas, direttore creativo della griffe.
A margine dell'incontro del 13 dicembre, l'amministratore delegato dell'azienda Gian Giacomo Ferraris, ha sottolineato: >"siamo molto soddisfatti di questo accordo che è propedeutico al rilancio dell'azienda su cui stiamo lavorando con impegno e dedizione".
"Abbiamo ottenuto una significativa riduzione degli esuberi e un incentivo all'esodo superiore alla scorsa mobilità", ha aggiunto Bernardo Marasco della Filctem-Cgil Firenze.
Dati alla mano, il fatturato consolidato netto dell'azienda nel 2015 è stato pari a 179,7 milioni di euro con una flessione del 14,2 percento rispetto al 2014 (quando era pari a 209,2 milioni di euro). La diminuzione del fatturato, secondo la griffe, è dovuta a un decremento degli ordini registrati nelle campagne vendite precedenti, all'ingresso della nuova proprietà, e alle difficoltà incontrate in mercati del lusso come la Russia.
L'utile netto è stato pari a 32,7 milioni di euro rispetto al 2014 quando era negativo per 9,7 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è passata da -41,1 milioni di euro del 2014 a quota 74,5 milioni di euro nel 2015.
Foto: Roberto Cavalli press office