Roberto Cavalli: via 200 dipendenti, chiude la sede di Milano
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Al via il piano di riorganizzazione di Roberto Cavalli che prevede una riduzione dell’organico a livello mondiale di circa 200 dei 672 dipendenti complessivi. Annunciato anche l'addio, dopo soli 19 mesi, di Peter Dundas, direttore creativo della griffe.
Come spiega il management in una nota, l'azienda ha incontrato ieri le rappresentanze sindacali per annunciare un progetto che sarà avviato nei prossimi giorni. L'obiettivo è il ritorno alla redditività a livello operativo della società nel 2018 e "ad assicurare solide prospettive per il rilancio del marchio".
Roberto Cavalli trasferisce tutte le funzioni a Osmannoro, in provincia di Firenze
Nel dettaglio, la riorganizzazione prevede la semplificazione dell’assetto aziendale oltre alla chiusura della sede e dell’ufficio stile di Milano, con il trasferimento di tutte le funzioni a Osmannoro, in provincia di Firenze.
Prevista anche la razionalizzazione della produzione, della logistica e della rete retail, attraverso una serie di chiusure e ricollocazione di alcuni negozi. Il progetto prevede una riduzione dell’organico a livello mondo di circa 200 dei 672 dipendenti complessivi.
“L’industria della moda sta attraversando tempi difficili, dettati da una significativa contrazione dei consumi in diversi mercati chiave e da una sostanziale trasformazione delle dinamiche del settore. In questo contesto, solo i marchi iconici, con un modello di business coerente e un'organizzazione efficiente saranno in grado di sopravvivere", ha sottolineato in una nota Gian Giacomo Ferraris, aministratore delegato del gruppo Roberto Cavalli.
"Dopo la mia iniziale analisi del gruppo, credo che Cavalli abbia tutto ciò che serve per avere successo, ma i costi della società devono essere in linea con i ricavi e questo è l’obiettivo che intendiamo raggiungere".
Dati alla mano, il fatturato consolidato netto 2015 è stato pari a 179,7 milioni di euro con una flessione del 14,2 percento rispetto al 2014 (quando era pari a 209,2 milioni di euro). La diminuzione del fatturato, secondo la griffe, è dovuta a un decremento degli ordini registrati nelle campagne vendite precedenti, all'ingresso della nuova proprietà, e alle difficoltà incontrate in mercati del lusso come la Russia.
L'utile netto è positivo ed è stato pari a 32,7 milioni di euro rispetto al 2014 quando era negativo per 9,7 milioni di eruo. La posizione finanziaria netta è passata da -41,1 milioni di euro del 2014 a quota 74,5 milioni di euro nel 2015.
Foto: Roberto Cavalli, Gian Giacomo Ferraris, Roberto Cavalli press office