Uniqlo punta a diventare leader mondiale e pensa agli accessori
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Fa sempre parlare di sè il miliardario giapponese Tadashi Yanai, fondatore e proprietario, tra gli altri, del marchio di abbigliamento Uniqlo. L'imprenditore, martedì scorso, infatti, ha espresso il suo desiderio di diversificare il suo fiorente business con accessori come cappelli, borse, scarpe e altri accessori.
"Questo è ciò che voglio fare ora", ha detto il capitano d'industria, interrogato da imprenditori e studenti alla Waseda University di Tokyo. Non è un'idea nell'aria, "abbiamo già un paio di accessori, ma il signor Yanai amplierà la gamma", ha confermato all'agenzia di stampa Afp, un portavoce del gruppo Fast Retailing.
L'obiettivo di Uniqlo è diventare leader mondiale dell'abbigliamento basic
Mr. Yanai è conosciuto per il suo impegno a perseguire gli obiettivi che si pone, anche se possono sembrare illusori. L'imprenditore, quindi, vuole diventare il leader mondiale degli abiti basic, e punta a un giro d'affari pari a 5.000 miliardi di yen (38,5 miliardi di euro) nel giro di pochi anni, un obiettivo che progressivamente sembra andarli sempre più stretto visto che ha già raddoppiato il fatturato tra il 2010 e il 2015, raggiungendo quasi 1.700 miliardi di yen. Per raggiungere i suoi ambiziosi progetti di crescita l'azienda prevede di aprire flagship store in tutte le più grandi città del mondo e di spingere sulla fidelizzazione e la visibilità di Uniqlo.
Trovare il giusto dipendente è come trovare il partner giusto per sposarsi", ha scherzato il patron di Uniqlo
"Se si pensa che una cosa non si può fare, non si avrà successo, ma se ritieni che il tuo ruolo è di leader allora puoi riunire le persone giuste e con il lavoro di squadra puoi raggiungere gli obiettivi", ha sostenuto.
Yanai, inoltre, non ha esitato a criticare anche il modo in cui molte aziende giapponesi sono gestite, con un aumento della gerarchia di anzianità e altre abitudini immutabili che lui ritiene sbagliate. "Trovare il giusto dipendente è come trovare il partner giusto per sposarsi", ha scherzato.
Fast Retailing Group ha archiviato l'anno fiscale che va dal primo settembre 2014 al 31 agosto 2015 con un risultato operativo in aumento del 21,6 percento. I ricavi di Uniqlo International sono risultati in crescita del 45,9 percento. Uniqlo Japan, invece, ha segnato ricavi a +9 percento e risultato operativo a quota +10,3 percento.
Come annunciato da FashionUnited a fine febbraio, Fast Retailing in realtà punta ben più in alto dei 5 miliardi di yen: l'obiettivo è 30mila miliardi di yen entro il 2030.
Yanai è convinto che sia possibile riprodurre in tutto il mondo il successo di Uniqlo in Giappone, con i suoi 850 negozi. Saranno aperti negozi Uniqlo anche a Milano.