Zalando Italia cresce e punta su mobile e commercio integrato
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Commercio integrato anche sul mercato italiano, spinta sulle 17 private label, investimenti sempre più importanti sul customer care e sul mobile con le App. Sono questi alcuni degli ingredienti che hanno portato Zalando Italia a una crescita più vicina alle tre che non alle due cifre. Questo quanto ha spiegato ieri a FashionUnited, a Milano, a margine del convegno Pambianco, Giuseppe Tamola, country manager Italia, Spagna e Polonia dell'etailer tedesco.
Zalando cresce sul mercato italiano quasi a tripla cifra
"Il mercato italiano negli ultimi anni è cambiato, sempre più professionisti si sono affacciati sull'ecommerce, anche i provider logistici hanno dovuto attrezzarsi", ha spiegato Tamola.
"In questi ultimi anni di crisi, inoltre, molti competitor hanno ridotto gli investimenti mentre noi abbiamo continuato a investire risorse sul customer care", ha aggiunto il country manager sottolineando che anche questo ha contribuito in maniera importante alla crescita "più vicina alle tre cifre che non alla due", del mercato italiano.
Nel 2017 Zalando porterà il commercio integrato anche sul mercato italiano
L'etailer con sede a Berlino non scorpora i dati a livello geografico ma, come comunicato ieri, nei primi nove mesi del 2016 l'azienda ha registrato ricavi pari a 2,547 miliardi di euro, in crescita del 21,9 percento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L’ebit rettificato ha raggiunto i 120,7 milioni di euro, (erano 35,7 milioni di euro lo scorso anno).
Tornando al mercato nostrano, su lato degli investimenti ha inciso molto anche l'apertura, un anno fa, del magazzino di Stradella, in provincia di Pavia.
Tra i progetti in carniere per il 2017, invece, figura l'esetnsione del progetto pilota del commercio integrato già avviato in Germania. "Stiamo finendo di fare gli stress test nel mercato tedesco e nel 2017 vogliamo portarlo anche nel mercato italiano", ha detto Tamola.
Il progetto, per ora in corso presso una decina di piccole realtà tedesche si appoggia a un tool online di gestione degli ordini, gax-system (messo a punto dalla tedesca Gaxsys Gmbh), e consente ai negozi di piccole dimensioni di collegarsi in maniera semplice e agile alla piattaforma di Zalando, aggiungendo dunque un canale di vendita supplementare.
Parlando di canali, ovviamente, l'attenzione dell'etailer sul mercato italiano è concentrata sul mobile commerce, "che in Italia si sta sviluppando a livelli esponenziali". "Per ora entrare negli smartphome degli italiani è puro real estate", ha spiegato Tamola osservando che si tratta di un mercato ancora poco presidiato.
Complessivamente, stando ai dato diffusi ieri da Zalando, nel terzo trimestre il traffico generato da mobile è arrivato al 67 percento, mentre gli ordini da mobile hanno superato il 50 percento.
Foto: Zalando