A Marrakech la mostra Yves Saint Laurent: The Hamish Bowles collection

E' in scena fino al 4 gennaio 2026, presso il Musée Yves Saint Laurent di Marrakech, la mostra Yves Saint Laurent: The Hamish Bowles collection, cinquantatré pezzi che testimoniano l'eleganza dello stilista.

Aperta lo scorso 30 gennaio, la mostra svela una nuova dimensione dell'opera del maestro couturier grazie a una straordinaria collezione prestata da Hamish Bowles, collezionista e storico della moda.

Il museo ha dato a Bowles carta bianca nella preparazione della mostra, che offre al pubblico la possibilità di esplorare, per la prima volta, la prospettiva di un collezionista sui capi di Yves Saint Laurent. I 53 capi vintage esposti non provengono da archivi istituzionali, ma direttamente dalla collezione privata di Hamish Bowles. Bowles, laureato presso la Central Saint Martins di Londra. Bowles, si legge in una nota, ha una conoscenza enciclopedica della storia della moda e della costruzione degli abiti, che rendono le sue intuizioni preziose.

Un ensemble patchwork del 1969 evoca l'influenza di Marrakech sulle creazioni di Yves Saint Laurent

Attraverso una scenografia progettata dal regista d'opera anglo-irlandese Patrick Kinmonth, la mostra fonde tre periodi iconici delle creazioni di Yves Saint Laurent: i primi anni presso Christian Dior (1958-1960), la maison Yves Saint Laurent (1961-2002) e l'evoluzione della rive gauche Saint Laurent.

"Questa mostra magistrale, riccamente documentata da un filmato dietro le quinte diretto da David Boatman e accompagnata da un catalogo in francese e in inglese, celebra la modernità senza tempo delle opere del couturier e invita i visitatori marocchini e internazionali ad approfondire un patrimonio unico, catturato attraverso lo sguardo appassionato di un collezionista di fama mondiale", sottolinea la nota.

La mostra va dall'abito da cocktail della collezione autunno-inverno 1957 (epoca Dior) alla tuta blu Saint Laurent rive gauche indossata da Betty Catroux, 53 modelli, accompagnati da schizzi, appunti di laboratorio e illustrazioni provenienti dalla collezione del museo. I capi indossati da figure iconiche come Nan Kempner e Lily Safra si fondono con quelli indossati da donne anonime. Infine, un ensemble patchwork del 1969 evoca l'influenza di Marrakech sulle sue creazioni. Il design della mostra è dell'Atelier Patrick Kinmonth.