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Abbiategrasso dedica una mostra a Franco Moschino

Scritto da Isabella Naef

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Cultura

Abbiategrasso sarà teatro di una serie di eventi dedicati a Franco Moschino Credits: Genius Loci. XXX anni dal kaos

A trent’anni dalla morte dello stilista Franco Moschino, l’associazione culturale “Iniziativa donna” con la direzione creativa dell’architetto Alberto Clementi e la partecipazione della comunità di Abbiategrasso, dà vita a un mosaico di eventi, tra cui la mostra “Genius Loci. XXX anni dal kaos” @Sotterranei Castello Visconteo e Chiesa Santa Maria Vecchia, che sarà in scena dal 5 al 21 aprile.

“Franco simboleggia la necessità di rottura e rivoluzione della società degli anni ’90. Questa sua visione ci ha permesso di dare vita a una rassegna annuale a lui dedicata che avrà luogo in particolar modo attraverso una mostra locata in due punti cardine della città di Abbiategrasso, suo paese d’origine, ovvero la Chiesa Santa Maria Vecchia e i Sotterranei del Castello Visconteo. Sarà un anno Moschiniano, un anno a trent’anni dal caos”, ha sottolineato Nunzia Fontana, presidente dell’associazione culturale abbiatense “Iniziativa donna”.

“Franco mi lasciava un foglio di carta con una giacca a doppiopetto, una gonna a pieghe, un paio di pantaloni da uomo, una camicia bianca e diceva Ora vai avanti tu. Era sempre un po’ una battaglia, un modo nostro di lavorare. Lui iniziava una frase e io la finivo", ha affermato, in una nota, Rossella Jardini, stilista e braccio destro di Franco Moschino.

Franco Moschino nasce nel 1950 ad Abbiategrasso, vicino Milano. Fin da piccolo sviluppa un profondo interesse per l'arte e il disegno, tanto da frequentare l'Accademia delle Belle arti di Milano nel 1967 iniziando in contemporanea a disegnare bozzetti e illustrazioni per riviste e case di moda.

Nel 1971 ha iniziato la sua carriera con Gianni Versace come disegnatore di bozzetti per una campagna pubblicitaria. Nel 1976, Moschino assume il primo incarico come stilista presso il brand italiano Cadette prendendo il posto di Walter Albini.

Nel 1983, Moschino lascia Versace per aprire la sua azienda la Moonshadow, in via Ceradini, a Milano, per lanciare il suo marchio, eponimo: Moschino.

Fin dalle prime sfilate il successo è immediato. Era il portatore dell'eredità di Schiapparelli: il suo lavoro aveva la stessa miscela di arte, surrealismo, fascino irriverente e design innovativo della stilista. Moschino era tanto commentatore sociale quanto stilista, e si dilettava a ridicolizzare gli eccessi degli anni '80 con applicazioni, loghi e slogan che facevano riflettere. Il suo umorismo prendeva spesso la forma di azioni trasgressive, come ridicolizzare il tailleur di Chanel, che viene rivisto in chiave Moschino e ricamato con la scritta "This is a waist of money" al posto della tradizionale cintura con catena d’oro.

Franco Moschino