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Alaïa "Couturier collectionneur" in mostra a Parigi fino al 21 gennaio

Scritto da Isabella Naef

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Cultura
La locandina della mostra Credits: Palais Galliera
Sarà in scena fino al 21 gennaio 2024, al Palais Galliera di Prigi, la motra dedicata ad Azzedine Alaïa, "Couturier collectionneur". "Da molti anni acquisto e ricevo abiti, cappotti e giacche che testimoniano la grande storia della moda.

È diventato per me un atteggiamento aziendale conservarli, un segno di solidarietà nei confronti di chi, prima di me, ha avuto il piacere e le esigenze dello "scalpello". È un omaggio da parte mia a tutti i mestieri e a tutte le idee che questi capi esprimono", diceva Azzedine Alaïa.

Dieci anni dopo la grande retrospettiva dedicata al couturier al Palais Galliera, Azzedine Alaïa (1935-2017) torna, quindi, sotto i riflettori con un'esposizione che presenta, per la prima volta, il suo stile di vita attraverso una mostra che presenta, per la prima volta, la sua eccezionale collezione heritage da lui messa insieme nel corso degli anni.

Azzedine Alaïa era un grande virtuoso del taglio. Le sue capacità tecniche derivavano dall'ammirazione per i couturier del passato e dalla lunga esperienza di lavoro acquisita dai clienti che serviva abilmente.

Alaïa ha iniziato la sua collezione nel 1968, dopo la chiusura di Balenciaga, da cui recuperò pezzi preziosi. Catturato dallo studio delle creazioni di haute couture del maestro spagnolo, ha sviluppato una passione per la storia della moda. Lo stilista ha raccolto più di 20.000 pezzi che testimoniano l'arte dei suoi predecessori, dalla nascita dell'haute couture alla fine del XIX secolo ad alcuni designer contemporanei. È anche il più grande collezionista al mondo di prestigiosi couturier: Worth, Jeanne Lanvin, Jean Patou, Cristóbal Balenciaga, Madame Grès, Paul Poiret, Gabrielle Chanel, Madeleine Vionnet, Vionnet, Elsa Schiaparelli e Christian Dior. Le creazioni contemporanee sono rappresentate da pezzi di Jean Paul Gaultier, Comme des Garçons, Alexander McQueen, Thierry Mugler e Yohji Yamamoto.

La mostra, aperta dallo scorso settembre, riunisce quasi 140 pezzi e illustra la storia di questa collezione di valore inestimabile, che Alaïa ha costruito nel più grande segreto e che non fu mai svelata. Alaïa è scomparso a Parigi, nel novembre del 2017. Il designer, schivo e riservato, era nato a Tunisi e aveva 77anni. Famoso per la sua grande capacità di scolpire la figura femminile con i suoi abiti e i suoi tagli al laser, lo stilista aveva scelto Parigi come sua città d'elezione già nel 1957.

Alaïa aveva studiato l'Accademia di Belle Arti di Tunisi, seguendo un corso di scultura. Nel 1957, dopo essersi trasferito a Parigi, era diventato assistente d'atelier di Guy Laroche e poi di Christian Dior.

Il suo marchio, fondato nel 1979, nel 2000 entrò a far parte del gruppo Prada, fino a quando, nel 2007, lo stilista ricomprò la sua etichetta. Dal 2012, il brand Azzedine Alaïa fa capo al gruppo elvetico del lusso Richemont che controlla anche Cartier, Piaget, Montblanc, Roger Dubuis e Giampiero Bodino.

Azzedine Alaïa
Palais Galliera