"Galtrucco. Tessuti moda architettura” in mostra a Milano fino al 15 giugno
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Ha aperto i battenti il 13 dicembre, a Milano, presso Palazzo Morando, Costume moda immagine, la mostra dedicata ai tessuti Galtrucco, alle sue vetrine da sogno e ai negozi d’autore. Una mostr, in scena fino al 15 giugno, fatta di tessuti, abiti, arredi e riproduzioni delle vetrine dei negozi che riporta in auge gli anni e il lavoro di un marchio importante del made in Italy.
“Galtrucco. Tessuti moda architettura”, è curata da Alessandra Coppa, Margherita Rosina ed Enrica Morini ed è organizzata da Lorenzo Galtrucco spa, in collaborazione con il Comune di Milano.
La prima sezione della mostra è dedicata ai negozi e alla pubblicità; la seconda ai tessuti
L’esposizione intende far rivivere nelle sale del museo gli anni dell’attività commerciale Galtrucco, raccontata in un percorso narrativo temporale che inizia negli anni Venti del Novecento, seguiti da avvenimenti storici cupi come la Seconda guerra mondiale, ma anche dalla ripresa economica degli anni Sessanta fino agli inizi del nuovo millennio.
La mostra si articola in due sezioni: la prima, curata da Alessandra Coppa, dedicata alla comunicazione di Galtrucco attraverso i negozi, le vetrine e la pubblicità; la seconda, curata da Margherita Rosina ed Enrica Morini, incentrata sui tessuti venduti nei suoi spazi.
La narrazione relativa ai negozi è scandita dall’espansione della distribuzione nel campo tessile che arrivò a coprire buona parte del territorio nazionale (dalla prima bottega di Novara agli store di Torino, Milano, Trieste, Genova e Roma), sviluppando un concept di negozio il cui design di interni e gli arredi marcavano un’autentica capacità di innovare e le cui vetrine erano progettate e realizzate in modo da essere riconoscibili al primo sguardo.
La collaborazione con Giorgio Armani è documentata con due giacche maschili dell’Archivio Galtrucco
Caratteristica di quelle del Secondo dopoguerra, oltre alle stoffe scenograficamente drappeggiate, era l’inserimento di figurini che suggerivano l’utilizzo sartoriale dei tessuti, per poi lasciare spazio dagli anni Settanta anche a capi già confezionati.
I 299 figurini conservati nell’archivio Galtrucco, alcuni esposti in mostra, rappresenta materiale di grande interesse artistico oltre che memoria storica.
La progettazione dei negozi del marchio fu affidata a famosi architetti: Guglielmo Ulrich e Melchiorre Bega; particolarmente accoglienti, si presentavano come “negozi-salotto d’autore”, arricchiti anche da opere in ceramica di Fausto Melotti e dipinti della disegnatrice Brunetta. L’ultimo, inaugurato da Galtrucco nel 1981 in via Montenapoleone a Milano, fu progettato da Piero Pinto.
Ripercorrendo la storia di Galtrucco, sono esposti abiti di sartoria accompagnati dalle relative pagine di campionario, ma anche da figurini, ingrandimenti di fotografie delle vetrine e interni dei negozi.
Seguono i modelli di Krizia, Chloé e Armani realizzati dagli anni Settanta in poi che documentano l’attività di progettazione e cobranding di Galtrucco con diversi marchi di prêt-à-porter. Gli abiti in mostra provengono in buona parte dalla collezione di Palazzo Morando, Costume moda immagine che ha fornito scenografici vestiti da sera, leggeri capi da giorno, eleganti completi maschili, creazioni di Germana Marucelli e di sartorie degli anni Cinquanta.
La collaborazione con Giorgio Armani è documentata con due giacche maschili dell’Archivio Galtrucco di Milano.
Quattro abiti di Chloé progettati da Karl Lagerfeld e confezionati con tessuti Galtrucco sono stati gentilmente concessi in prestito dai Chloé Archives Paris.
Infine, Krizia è rappresentata da una serie di disegni della collezione primavera estate 1975 corredati da campioni di stoffe Galtrucco conservati allo Csac-Università di Parma. La mostra è visitabile dal martedì alla domenica (10-17,30) con ingresso gratuito.
- Mostra a Milano sui tessuti Galtrucco, dalle origini agli anni 2000.
- Esposizione di tessuti, abiti, arredi e riproduzioni di vetrine storiche.
- Collaborazioni con grandi nomi della moda come Armani, Chloé e Krizia.