"Il Museo effimero della moda" in mostra a Firenze
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Apre il 13 giugno, giorno dell'inaugurazione della 92esima edizione di Pitti Immagine Uomo, la mostra Il Museo effimero della moda. La mostra, che sarà a Palazzo Pitti, è il secondo episodio del programma triennale promosso da Centro di Firenze per la Moda italiana e dalle stesse Gallerie degli Uffizi. Curata da Olivier Saillard, la mostra sarà visitabile fino al 22 ottobre. La peculiarità de Il Museo effimero risiede in una inedita concezione sia dell’allestimento, sia dei contenuti tematici. Le opere selezionate risalgono al XIX e al XX secolo e raccontano momenti della storia della moda e del costume. Anche il periodo contemporaneo è abbondantemente citato da recenti acquisizioni del Museo Galliera, presentate per la prima volta a Firenze, e da alcuni capi della collezione di Palazzo Pitti.
Il progetto è stato realizzato da Fondazione Pitti Immagine Discovery in collaborazione con Gallerie degli Uffizi e Musée Galliera. "Siamo felici di annunciare questo nuovo progetto di cultura della moda, è frutto della collaborazione tra la Fondazione e due tra le più importanti istituzioni museali del mondo. Un evento importante non solo per Firenze, che rafforza così la sua posizione di crocevia della moda internazionale, ma per tutto il sistema moda del nostro Paese, tanto che esso è stato reso possibile grazie all’impegno straordinario del Ministero dello Sviluppo economico e di Agenzia Ice, oltre ovviamente alla disponibilità del Ministero della Cultura, che ha condiviso il progetto sin dal principio”, ha detto Andrea Cavicchi, presidente di Fondazione Pitti Immagine Discovery e del Centro di Firenze per la Moda Italiana.
"Il Museo effimero della moda è una possibilità, un’opportunità di reinventare la Galleria del Costume e della Moda di Palazzo Pitti. Su manichini di legno e cera, ma anche abbandonati su poltrone e sedie, sospesi in morbide sculture, distesi come belle addormentate, gli abiti sono i naufraghi di un museo misterioso, fragile e caduco. Nel giro di qualche mese esso scomparirà, vittima e testimone del tempo che passa. Speriamo possa rinascere in seguito in un altro luogo, tra le mura infedeli di un museo, negli spazi dimenticati di un edificio. Ponendo sempre interrogativi sul carattere fugace della moda ma anche sulla sua forza poetica, sposando, nomade, fondamenti sublimi e frontiere mobili, possa questo museo, incessantemente in via di definizione, diventare il più bello e il più giusto fra i musei della moda esistenti al mondo”, ha detto l’ideatore e chief curator della mostra Olivier Saillard e direttore del Musée Galliera.
Foto: Pitti Immagine press office