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Il Victoria and Albert Museum riapre con la mostra Bags inside out

Scritto da Isabella Naef

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Cultura

Il Victoria and Albert Museum di Londra ospita la sua prima mostra dopo la pandemia da Covid-19 decretando le borse accessorio per antonomasia.

Originariamente prevista per l'aprile 2020, la mostra aperta a dicembre, sarà visitabile fino al 12 settembre, ed esplora il fascino che la borsa esercita da tempo sul pubblico. Sono protagoniste borse di design, scatole da spedizione, beauty case e zaini militari di marchi internazionali tra cui Mulberry, Karl Lagerfeld, Hermès, Off-White, Dior, Chanel, Fendi, Versace e Stella McCartney.

Sono protagoniste borse di marchi come Mulberry, Karl Lagerfeld, Hermès, Off-White, Dior, Chanel, Fendi, Versace e Stella McCartney

Il museo ha più di 2.000 esemplari di borse in tutti i reparti, molti di queste sono state raramente esposti. L'esposizione raccoglie molti pezzi di precedenti mostre del museo dedicate agli accessori di moda, e mira a rivelare la straordinaria e versatile gamma della collezione globale del Victoria and Albert Museum insieme agli incredibili prestiti delle collezioni.

La mostra tematica esplora la funzione, lo status, l'artigianato e il patrimonio mondiale delle borse attraverso l'obiettivo di quasi 300 oggetti che variano in scala da piccole borse tenute sulla punta di un dito a lussuosi bauli da viaggio, dal XVI secolo a oggi, da tutto il mondo, dall'Inghilterra Elisabettiana alla Cina contemporanea. Tra i pezzi forti, la prima borsa Hermès Birkin, una borsa appartenuta a Margaret Thatcher, la baguette Fendi di "Sex and the city" e la "Alexa" Mulberry in prestito da Alexa Chung, che ha avuto un ruolo chiave nella rinascita della "it Bag" e che è diventata rapidamente una delle borse più ricercate di una generazione.

La mostra è divisa in tre sezioni: stato e identità, funzione e utilità, design e realizzazione. In esposizione anche il borsello per il Grande Sigillo d'Inghilterra. Questo borsello densamente ricamato proteggeva la matrice d'argento di Elisabetta I. Le matrici venivano usate per fare impronte di sigillo in cera che venivano applicate a decreti, carte e proclami reali. Pur essendo anche funzionale, era anche un simbolo di grande status per chi lo indossava, e la borsa fu probabilmente usata da Sir Christopher Hatton (1540-1591), uno dei custodi del Gran Sigillo di Elisabetta I.

Altri oggetti chiave della sezione funzionamento e utilità, che esaminano le borse come oggetti pratici, includono la scatola rossa da spedizione di Winston Churchill degli anni '20 e una borsa per maschere antigas di proprietà di Sua Altezza Reale la Regina Maria durante la Seconda Guerra mondiale. In esposizione anche un baule Louis Vuitton dei primi del '900, appartenuto alla mondana americana Emilie Grigsby, che mostra come i mezzi di trasporto nel corso della storia abbiano influenzato la forma mutevole dei bagagli.

Nella sezione "status and identity", la mostra analizza il ruolo centrale della borsa nella cultura delle celebrità e la sua notorietà tra l'élite politica e sociale. In quest'area è esposta la prima borsa Hermès Birkin di proprietà dell'attrice e cantante Jane Birkin.

Foto: Mulberry website

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