La Perla: Alberto Masotti racconta in un libro la stora del marchio
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“Una storia non può essere custodita per sempre. Occorre donarle la sua libertà”, con queste parole Alberto Masotti ha consegnato alle stampe “La nostra Perla”, dedicato alla rivoluzionaria impresa che, da Bologna, ha reinventato la lingerie, dettando nuovi canoni estetici.
Alberto Masotti nasce a Bologna il 13 marzo 1936. Dopo la laurea inizia a lavorare con la madre Ada come responsabile del marketing, in seno all'azienda da lei fondata nel 1954. I risultati raggiunti, in collaborazione anche con la moglie Olga, lo portano alla presidenza de La Perla. Nel 1995 viene nominato Cavaliere del lavoro.
Il libro (Edizioni Minerva, 304 pagine, 25 euro) racconta la storia di uno dei marchi di lingerie che hanno fatto la storia della moda e che, attualmente, sta attraversando un momento difficile.
Nell’ottobre 2008 l’azienda fu venduta alla società di private equity Jh Partners e da allora è stata più volte rivenduta, fino all’ultimo fallimento del 2023, in Inghilterra, sotto la proprietà della società Tennor. Da settembre l’azienda è operativa a Bologna con una cinquantina di lavoratrici del settore della produzione. A ottobre il Tribunale di Bologna ha rigettato il ricorso per la conversione in amministrazione straordinaria della procedura di liquidazione giudiziale della divisione inglese, La Perla Global Management Uk detentrice del marchio, che era stato presentato dai commissari di La Perla Manufacturing.
Alberto Masotti evoca 70 anni di storia non solo aziendale: il piano privato e quello pubblico si intrecciano
Tornando al libro, presentato nella storica sede de La Perla, che oggi ospita la Fondazione Fashion Research Italy, Alberto Masotti evoca 70 anni di storia non solo aziendale: il piano privato e quello pubblico si intrecciano costantemente nel racconto dell’imprenditore. È un corteo di immagini che si affacciano alla memoria: l’infanzia nel quartiere Cirenaica e poi, da sfollati, nelle campagne di Budrio, il ritorno in città e la creazione del primo laboratorio, con due macchine Singer, per arrivare, piano piano, a dare vita, anche grazie alla creatività della moglie Olga Masotti, a un impero che ha saputo fare dell’innovazione il suo marchio di fabbrica. Il libro si conclude con un’ampia gallery, che evidenzia le più iconiche campagne pubblicitarie del marchio, i simboli di un immaginario che ha sedotto il pubblico internazionale.
“Per me era arrivato il momento di raccontare la mia storia meravigliosa, consegnarla al mondo perché possa contagiare con la sua bellezza il nostro tempo”, ha raccontato il Cavaliere Masotti venerdì scorso, a Bologna, nel corso della presentazione del libro. “È la mia Perla, ma soprattutto la nostra: ho chiesto a chi per decenni ci ha accompagnato in questa avventura un ricordo personale, e sono stato travolto dall’entusiasmo con cui tutti hanno risposto”. Per scrivere queste memorie, Masotti ha infatti attinto non solo dalla sua storia personale, ma anche da quella degli storici dipendenti e collaboratori, una comunità composta da artigiani, designer, lavoranti e rappresentanti. La figura della madre Ada Masotti, “forbici d’oro”, fondatrice e nume tutelare de La Perla, rivive così in un ricordo commosso e corale.