Melbourne dedica una mostra ad Alexander McQueen
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The National Gallery of Victoria, museo d'arte di Melbourne tra i più prestigiosi dell'Australia, ospita fino al 16 aprile una mostra dedicata ad Alexander McQueen, lo stilista scomparso nel 2010.
Celebri per il suo virtuosismo concettuale e tecnico, le collezioni di McQueen, acclamate dalla critica, sintetizzavano la sua competenza nella sartoria e nella confezione con riferimenti visivi che spaziavano nel tempo, nella geografia e nei media.
The National Gallery of Victoria ospita fino al 16 aprile una mostra dedicata ad Alexander McQueen
Presentando più di 120 tra capi e accessori, Alexander McQueen: mind, mythos, muse, mostra che ha aperto i battenti lo scorso dicembre, offre una panoramica delle vaste fonti di ispirazione di McQueen, dei suoi processi creativi e della sua capacità di raccontare storie.
Accanto ai modelli innovativi del designer sono esposte più di ottanta opere d'arte, che spaziano tra pittura, scultura, tessuti, stampe, fotografia e arti decorative, che contribuiscono a illuminare l'impulso interdisciplinare che ha definito la sua carriera. La mostra, proveniente dalle collezioni della National Gallery of Victoria e del Los Angeles County Museum of Art, rivela temi comuni e punti di riferimento visivi che collegano la sua pratica con quella di artisti e designer di tutta la storia.
Il suo amore per la moda è stato evidente fin da giovane, ed è stato influenzato sia dalla cultura popolare, sia dalle visite ai musei. Nel corso della sua carriera, McQueen ha distillato una moltitudine di idee ed esperienze, mettendo insieme riferimenti apparentemente disparati per creare collezioni che si spingevano ben oltre i limiti del design di moda convenzionale.
Credenze mitologiche e religiose, insieme ad ampi riferimenti culturali e storici, hanno ispirato molte delle collezioni di Alexander McQueen.
La collezione senza titolo dell'autunno-inverno 2010-11, intitolata postuma Angels and Demons, fa riferimento all'iconografia cristiana dell'Impero bizantino e del Rinascimento settentrionale e italiano. La collezione esplora le dualità esistenziali di paradiso e inferno, peccato e redenzione, dannazione e salvezza. Neptune, la collezione primavera-estate 2006 di McQueen, guarda all'antica Grecia e a Roma per rielaborare le donne contemporanee come potenti guerriere o dee.
Tra i pezzi forti figurano alcune delle prime e più acclamate collezioni dello stilista, tra cui la controversa "Highland Rape" (autunno inverno 1995-1996) e la poetica "The Widows of Culloden" (autunno inverno 2006-2007), che traggono entrambe ispirazione dalle origini di McQueen e dalla storia scozzese. La mostra comprende anche presentazioni approfondite di "Deliverance" (primavera estate 2004) e della sua ultima collezione completa, "Plato's Atlantis" (primavera estate 2010).
Foto: Angels and Demons collection, credit National Gallery of Victoria, Melbourne