Napapijri presenta il documentario “1.14 – An Alberto Tomba story”

“1.14 – An Alberto Tomba story” è un documentario fuori concorso al Milano Film fest. Presentato il 6 giugno, con una première al Cinemino di Milano da Napapijri, il documentario è stato preceduto da un talk con Alberto Tomba.

“1.14” è un documentario e un ritratto intimo della leggenda dello sci alpino Alberto Tomba che sfida le convenzioni narrative del genere. "Il brand, da sempre pioniero nella sperimentazione culturale e creativa, si spinge oltre i confini della comunicazione tradizionale per raccontare storie autentiche e coinvolgenti", si legge in una nota.

"La scelta di raccontare Alberto Tomba è radicata nella storia di Napapijri e si spinge fino al 1987: mentre Napapijri nasceva in Valle d’Aosta, Alberto conquistava la sua prima vittoria in Coppa del Mondo a Sestriere, inaugurando una carriera leggendaria. Due storie parallele che iniziano nello stesso momento e che condividono la stessa filosofia delle contraddizioni. 1.14” celebra questi incroci delineando il profilo sportivo e umano di un’icona italiana", spiega il management nella nota.

Il titolo fa riferimento al vantaggio di 1,14 secondi che Alberto stabilì durante la sua prima manche alle Olimpiadi di Calgary del 1988, prima di conquistare l’oro olimpico, un margine che diventa metafora della distanza insormontabile tra un’icona e i suoi contemporanei, tra il personaggio pubblico e l’individuo privato, tra le aspettative e la realtà.

“Ero condannato a vincere”, confessa Alberto dal giardino della sua casa emiliana. Attraverso immagini d’archivio e interviste inedite, il documentario svela le sfumature di un campione capace di combinare tecnica impeccabile e spontaneità, disciplina feroce e passione travolgente.

Con “1.14 – An Alberto Tomba story”, "Napapijri ribadisce la sua missione di esplorare nuovi orizzonti creativi, dando voce a storie che celebrano valori universali come coraggio, autenticità e desiderio di scoperta. Un progetto che va oltre lo sport, incarnando l’anima di un brand che si fa portavoce di narrazioni destinate a lasciare un segno indelebile", conclude la nota.