Al via oggi, a Firenze, Pitti Immagine Filati
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Al via oggi, alla Fortezza da Basso di Firenze, Pitti Filati. La kermesse, in scena fino al 30 gennaio, rappresenta un appuntamento con le collezioni delle filature italiane e internazionali. In scena tutte le tendenze filati per la primavera estate 2026, per un totale di 114 aziende che presentano le loro nuove collezioni al salone.
Sono presenti 114 aziende
Nel dettaglio, sono 69 gli espositori all’interno dell'area Filati; 24 all'interno dell'area customeasy; 15 le aziende dell'area knit club e 6 gli espositori all’interno della onstitutional area.
Il ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale e Ice, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, promuovono il ruolo di Firenze nella strategia di internazionalizzazione della moda italiana attraverso il sostegno ai saloni moda 2025 di Pitti Immagine, un contributo per il programma di incoming di operatori esteri e di comunicazione.
La campagna “Flames of light” per Pitti Filati porta la firma di Alessandro Cracolici, che ha immaginato mondi di filo dai colori caldi e incandescenti che richiamano la forza creatrice del fuoco, strumento indispensabile per creare nuove opere d'arte astratta, si legge in una nota degli organizzatori.
In Body of light è il tema del nuovo spazio di ricerca curato da Angelo Figus, Carrie Hollands e Manuela Sandroni.
Il fatturato settoriale è atteso in calo mediamente del -6,2% su base annua
Secondo la nota a cura dell’Ufficio studi economici di Confindustria Moda, per la filatura italiana (in una accezione comprensiva della produzione di filati lanieri, cotonieri e linieri) nel 2024 si stima una prosecuzione della dinamica negativa registrata nell’anno precedente. Stando alle elaborazioni preliminari effettuate dall’Ufficio studi economici di Confindustria Moda, basate sia su variabili macro sia su ondagini campionarie interne, il fatturato settoriale è atteso in calo mediamente del -6,2% su base annua. Il turnover settoriale scenderebbe, dunque, a 2,7 miliardi di euro.
Tornando all’esame del bilancio settoriale, il valore della produzione (variabile questa che si propone di stimare il valore della sola attività produttiva svolta in Italia al netto della commercializzazione dei filati importati) è atteso in contrazione del -6,7%.
Relativamente al commercio con l’estero, per la filatura italiana si stima una perdita annua delle esportazioni nella misura del -4,1%; allo stesso tempo, le importazioni dovrebbero calare del -15,1%. Questi andamenti porterebbero il fatturato estero settoriale a quota 833 milioni di euro, mentre contestualmente l’import dovrebbe scendere a 797 milioni. L’incidenza dell’export sul fatturato totale si porterebbe quindi al 30,8%.
La dinamica prevista per i flussi commerciali in entrata e in uscita dall’Italia determinerebbe un surplus con l’estero di circa 36 milioni di euro (nel 2023, invece, presentava un deficit di -70 milioni).
Il mercato interno, intercettato dalla variabile consumo apparente, risulterebbe anch’esso in peggioramento: ci si attende infatti un calo medio annuo del -12,2%.
Il commercio con l’estero nei primi nove mesi del 2024
Se si focalizza l’analisi sui primi nove mesi del 2024, i dati Istat disponibili permettono di ottenere uno spaccato di maggior dettaglio relativamente all’interscambio con l’estero per le merceologie in esame. In questo periodo, la filatura, nel suo complesso, archivia un calo a doppia cifra in termini di export, pari al -11,5%; parallelamente, anche l’import presenta una flessione,
Per l’export si stima una perdita media annua del -4,1%; allo stesso tempo per l’import, del -15,1%.
Nel 2024 il saldo commerciale con l’estero si porterebbe sui 36 milioni di euro.