Denim Première Vision presenta le novità per la stagione spring summer 27
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Denim Première Vision ha aperto i battenti ieri, a Milano, al Superstudio Più. La creazione responsabile e la trasformazione del denim sono al centro della kermesse in agenda fino a questa sera. In scena le novità per l'edizione primavera-estate 2027 di oltre 65 espositori internazionali presentano le loro collezioni: 60% tessitori, 20% confezionisti, 6% fornitori di accessori e 5% di prodotti chimici.
Moonskin denim di Adriano Goldschmied
Tra le novità presentate la collezione spring summer 27 di Isko e l'ultima collaborazione con Adriano Goldschmied. La collezione Isko ss 27 esprime una rinnovata visione di costruzione leggera, tattilità morbida e comfort intelligente. La collezione fonde innovazione e artigianato attraverso composizioni multi-fibra che combinano modal, Tencel e lino supportati da Isko Pop, Isko Touch e tecnologie di finissaggio avanzate.
Una vibrante narrazione cromatica dà vita alla stagione: la storia Dirty white ripensa ecru, beige e bianchi usurati con una purezza "lavata dal sole", mentre nuove espressioni indaco puntano su un'estetica luminosa ed estiva.
La collaborazione di Isko con Re&Up, che prosegue anche nel progetto Moonskin denim, dimostra come il riciclo avanzato da tessuto a tessuto possa elevare la qualità e le prestazioni del denim e come le fibre Next-Gen Cotton e Next-Gen Polyester di Re&Up, ingegnerizzate per eguagliare le prestazioni dei materiali vergini, possano integrarsi perfettamente nei tessuti Isko. Presentata in fiera anche la collezione spring summer 2027 di Luxury by Pg, un percorso creativo guidato da Paolo Gnutti. Sviluppata attraverso Recode Denim, la più alta tecnologia circolare di Isko, la collezione reinterpreta le strutture d'archivio attraverso l'artigianato moderno, offrendo una narrazione profondamente emotiva fondata su responsabilità, heritage ed espressione raffinata.
"Denim Première Vision è sempre un momento importante per noi", ha detto Fatma Korkmaz, product development manager, Isko. "È dove riuniamo creatività, prestazioni e responsabilità. Con la Collezione ss 27, il nostro continuo lavoro con Re&Up e i nuovi capitoli nella nostra collaborazione con Adriano Goldschmied, stiamo mostrando come può apparire il futuro del denim: più leggero, più intelligente e più sostenibile, senza compromettere l'autenticità".
Anche il Gruppo Acm, Dettagli di moda, azienda bergamasca con oltre quarant’anni di esperienza nella creazione di accessori e soluzioni su misura per i brand dell’alta moda, ha rinnovato la propria partecipazione a Denim Première Vision con una proposta che intreccia sperimentazione tecnica, visione creativa e raffinatezza sartoriale.
NextPrinting ha presentato in fiera un nuovo traguardo: le stampe digitali su pelle effetto denim. L’unione tra resa visiva estremamente realistica e test avanzati di resistenza, conferma la solidità tecnica di questa soluzione, che garantisce performance elevate anche nelle applicazioni più sfidanti. A completare l’offerta, una serie di finissaggi materici e decorativi, applicabili sia su pelle sia su tessuto denim.
L’espressività di queste innovazioni si sono concretizzate nella capsule collectioon di Federico Barengo, designer e co-fondatore del brand Garment Workshop. I capi, realizzati con materiali stampati e finiti da NextPrinting, interpretano le nuove possibilità tecniche. Texture a effetto denim, trattamenti speciali e volumi contemporanei danno vita a un’estetica in cui innovazione tecnologica e linguaggio stilistico si fondono in modo naturale.
Tra gli espositori anche Officina39, che ha presentato in fiera Shades of sunset
Tra gli espositori anche Officina39, che ha presentato in fiera Shades of sunset. "La sostenibilità rimane essenziale e in Officina39 continuiamo a investire per abbinarla all'efficienza economica e all'ottimizzazione dei processi", ha sottolineato Andrea Venier, managing director di Officina39.
La capsule ss 27 Shades of sunset porta una nuova generazione di soluzioni che ottimizzano i processi senza compromettere l'estetica. "Da Marvel Color e Marvel Metal Laser a Smart black, Aqualess all in one e Smart bright sono tecnologie progettate per aiutare brand, manifatture e lavanderie a ottenere risultati creativi soddisfacendo al contempo i requisiti ESG e di economia circolare, con un impatto minore e costi di gestione ridotti", si legge in una nota
Un esempio chiave di questo approccio è Zero Pp All.In, il sistema di Officina39 "a prodotto unico, ciclo unico" che sostituisce completamente il permanganato di potassio (Pp) nel finissaggio del denim. Il processo segue una sequenza snella applicazione su capi grezzi, definizione laser, sviluppo a ozono a secco (senza fase di risciacquo) e lavaggi e finissaggi finali.
Questo flusso di lavoro elimina lo spray al permanganato di potassio riduce i consumi di tempo, energia e acqua, e aumenta la sicurezza e la trasparenza: un'alternativa responsabile che non si limita a ridurre l'impatto, ma compete sull'efficienza, spiegano dall'azienda.
"Le nostre soluzioni sono modellate da decenni di apprendimento all'intersezione tra responsabilità ambientale e performance aziendali", aggiunge Alberto De Conti, marketing e business development di Officina39. "Ottimizzando ogni fase del processo di lavanderia, tecnologie come Zero Pp All.In trasformano il finissaggio dei capi in un vero generatore di valore, offrendo riduzioni ambientali misurabili e risparmi finanziari tangibili".
Tra gli altri espositori, Mic spa, storica azienda italiana del veronese specializzata in filati per cucito, ricamo e maglieria, ha presentato la nuova edizione di “collect your colors”, un progetto che trasforma il colore in strumento di lavoro, un’esperienza interattiva e funzionale: venti fili, quattro tendenze cromatiche da esplorare, combinare e verificare.
La collezione spring summer 27 si distingue per un approccio consapevole al colore, interpretato come risposta a esigenze collettive in un’epoca di accelerazione culturale. Mic ha individuato quattro tonalità chiave: Blu elettrico 515 Mic: stabilità che diventa avanguardia, riconoscibile nell’universo di Blue alchemy, Arancione Spagna 148 Mic, un impulso di energia concreta, che apre la strada a Energy accents, Rosa Sakura 518 Mic, sensibilità digitale e relazionale che prende forma in Dreamwave e Rosso Mora 796 Mic, radicamento e materia che trovano continuità in Organic pulse.
Simon Cracker ha presentato una collezione dedicata al denim
Una delle altre novità viste in fiera è rappresentata dalla collezione di Simon Cracker, dedicata al denim. La linea nasce dallo studio e dalla rilettura del materiale stesso, recuperato e riciclato da rimanenze di magazzino: graffitate, distrutte e riassemblate in chiave personale.
Simone Botte, foundatore e direttore creativo del brand, si ispira a come i suoi nonni utilizzavano il denim durante l’inverno per andare nei campi: per proteggersi dal freddo sovrapponevano tanti strati creando volumi abbondanti, quasi giganteschi, sostenuti e tenuti insieme come adattamenti improvvisati da lacci. Questi dettagli grezzi, “da campagna”, vengono reinterpretati sui capi e adattati al corpo in maniera volutamente rude. Il risultato è una collezione ruvida e autentica, fatta di ricordi di famiglia ancora intrisi della terra dei campi.
“Il denim l’ho sempre visto come un materiale estremamente forte”, racconta lo stilista. “Era l’abbigliamento dei miei nonni, usato per anni e anni. Ha resistito a stagioni, lavaggi, fango e terra, ed è ancora lì nei garage: resistente, scolorito, sporco, macchiato… ma sempre presente”.
In collezione anche una serie di maglioni, caldi e avvolgenti, dalle fantasie contrastanti, smontati e rimontati, "che evocano l’assoluta mancanza di abbinamento dei nonni, così sbagliata da risultare perfetta sfogliando gli album di famiglia. Un ampio collo a pelo lungo, presente su capispalla, è un altro dettaglio preso dalla vita rurale", ha spiegato lo stilista.
La collezione è stata pensata per essere accessibile, con prezzi molto competitivi: si va dai 40 euro delle t-shirt, ai 120 euro dei capispalla.