Milano Unica chiude con buyer esteri in crescita del 10%
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Si è conclusa ieri la 41esima edizione di Milano Unica dove sono state presentato le collezioni autunno inverno 2026-2027 di tessuti e accessori d’alta gamma per uomo, donna e bambino. La kermesse ha registrato un incremento del 10% delle aziende compratrici straniere.
La crescita, seppur con percentuali diverse, ha caratterizzato quasi tutti i maggiori mercati di sbocco dei tessuti made in Italy: Paesi Bassi (+46%), Germania (+33%), Gran Bretagna (+23%), Usa (+16%), Francia (+14%), Giappone (+9,5%), mentre la Cina cala del -3,5% sull’edizione di luglio 2024 e la Corea diminuisce del -14%. "Si registra una presenza internazionale pari al 45% sul totale, che determina un complessivo successo, che va a sommarsi agli ottimi risultati di partenza: 735 adesioni totali, 584 espositori presenti nei saloni di Ideabiella, Moda In e Shirt Avenue (+2,6%), tra cui, a fianco della conferma delle 459 presenze italiane, spiccava la significativa crescita del +8,7% di espositori europei", spiegano gli organizzatori attraverso una nota.
La prossima edizione si svolgerà dal 20 al 22 gennaio 2026
“Alla vigilia, a preoccupare, stante la complessa e critica situazione geopolitica ed economica mondiale, era la presenza estera. Invece la 41esima edizione di Milano Unica si chiude con un ulteriore rafforzamento del suo ruolo di strumento di marketing e di promozione commerciale a livello internazionale", ha commentato, nella nota, Simone Canclini, presidente di Milano Unica.
"Quasi tutti i mercati importanti per le nostre vendite all’estero di tessuti e accessori, Ue ed extra Ue, hanno risposto positivamente. È vero che i risultati, che mi auguro positivi, si vedranno nei bilanci del 2026, ma, come mi conferma la totalità dei giudizi positivi che ho raccolto tra i colleghi espositori sull’andamento dei contatti, la soddisfacente partecipazione di buyer concorre a guardare al futuro con moderato ottimismo".