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Mmu: Wsm White sustainable Milano chiude a quota 4mila visitatori

Scritto da Isabella Naef

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Si è concluso ieri, a Milano, Wsm White sustainable Milano, salone che ha presentato 80 brand, 10 workshop e 20 start up. Anche il museo Salvatore Ferragamo e la Fondazione Ferragamo hanno partecipato per la prima volta a Milano, con una sezione della mostra Sustainable Thinking in essere presso la sede di Firenze del Museo.

La mostra ha presentato alcuni modelli d’archivio della griffe fiorentina. Si tratta di modelli creati da Salvatore Ferragamo negli anni '30 e 40 che possono oggi essere considerati sostenibili, nonostante in quel periodo non si parlasse ancora di salvaguardia ambientale.

In effetti, come spiega la maison Ferragamo, l'uso di materiali innovativi fu imposto durante il fascismo dalla propaganda nazionalista a favore dei materiali italiani e rafforzato dalle sanzioni economiche imposte al Paese nel 1935 e dallo scoppio della Seconda guerra mondiale (che limitò l'uso dei pellami alle scarpe militari.

Salvatore Ferragamo e la Fondazione Ferragamo hanno partecipato con una sezione della mostra Sustainable Thinking

In quel periodo Ferragamo cominciò a sperimentare la carta, il sughero, il feltro, la rafia, la pelle di pesce e il cellofan.

La passione di Ferragamo per i materiali continuò anche negli anni '50 con filati di nuova generazione come il nylon.

Il focus della sostenibilità della kermesse Wsm, andata in scena sabato 11 e domenica 12 gennaio, è proseguita oltre la mostra del brand fiorentino, con una carrellata di etichette sostenibili.

Al Tortona 54, infatti, è andato in scena Wsm White sustainable Milano, il primo salone italiano interamente dedicato al fashion design e all’innovazione sostenibile, evento realizzato da White con il supporto di Mise e Ice.

Oltre 4.000 i visitatori in soli due giorni, tra addetti ai lavori e pubblico finale, prevalentemente di giovani.

“Siamo felici di essere riusciti a coinvolgere tutti i player e le istituzioni, per lanciare un segnale di cambiamento ormai irrinunciabile. White ha presentato il primo salone che permette di capire cosa offre il mercato della sostenibilità e di generare un efficace networking tra aziende, designer, fornitori di materie prime e di servizi. Un progetto coraggioso che vuole diventare nel futuro un punto di riferimento per la sostenibilità, aperto anche alle grandi aziende che potranno presentare le loro capsule sostenibili",ha sottolineato Massimiliano Bizzi, fondatore di White.

Due giorni di workshop, esposizione di tessuti e materiali innovativi: un hub dove marchi come Vivienne Westwood sono stati al fianco di nomi come Bethany Williams, Patrick Mc Dowell, Helen Kirkum e Gilberto Calzolari e Zerobarracento, brand di capispalla gender neutral ideato e creato da Camilla Carrara.

Due le start up innovative premiate durante l’evento Wsm smart contest, la prima si è distinta per il miglior prodotto e la seconda per il miglior servizio. Nel dettaglio, Acbc, vincitore della categoria prodotto, è una label che consente di rivoluzionare il mondo delle calzature creando la Zipshoe, una scarpa che cambia grazie ai tanti tipi di suole con diversi colori e texture.

Ad aggiudicarsi il premio della categoria servizi è Staiy, piattaforma che valuta e raggruppa brand sostenibili. L’azienda verrà premiata con la comunicazione diretta agli oltre 550 brand presenti all’edizione di White febbraio 2020.

Foto: Ferragamo, credit: FashionUnited

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