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Napoleone (Pitti Immagine): biosgna trovare una soluzione per le fiere internazionali

Scritto da FashionUnited

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Fiere

Tempi duri per le aziende della moda, per i dipendenti in cassa integrazione, per i negozianti e per tutto l'indotto del sistema. Anche le fiere soffrono, soprattutto a causa di una indecisione e di un continuo cambiamento di rotta da parte delle istituzioni che prima bloccano le kermesse, successivamente le fanno ripartire, portando molti organizzatori a riprogrammare i calendari e a fare cospicui investimenti per la sicurezza e, infine, le ribloccano costringendo le società a capo degli eventi a cancellarli.

Il ceo di Pitti: “la sospensione delle fiere rafforza il clima di incertezza e lascia poco tempo alle aziende e ai compratori internazionali per pianificare gli spostamenti"

“Siamo ben consapevoli di quanto sia difficile per il Governo gestire una situazione sanitaria nuovamente di emergenza", ha detto Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine,"ma la decisione di sospendere le fiere internazionali sino al prossimo 24 novembre, oltre a cancellare eventi già programmati e imminenti, rende più difficile l'organizzazione dei saloni anche per i mesi successivi, come è già stato rilevato, con pesanti conseguenze sia per gli enti promotori sia per le aziende. Sappiamo che il Governo, pur in una situazione finanziaria molto complessa, sta lavorando giustamente e meritoriamente anche a un robusto piano di indennizzi e di aiuti per le imprese fieristiche in sofferenza", ha sottolineato il ceo di Pitti Immagine, "un fatto positivo che dimostra comprensione per quanto sta succedendo nel nostro settore. Gli aiuti pubblici sono e saranno fondamentali, ma solo se insieme a essi gli operatori economici potranno fare la loro parte”.

“La sospensione rafforza il clima di incertezza", ha proseguito Napoleone, "rischia di interrompere la fase di preparazione in corso e lascia poco tempo alle aziende e ai compratori internazionali per pianificare e organizzare gli spostamenti e la partecipazione alle fiere. Occorre cercare soluzioni sostenibili e praticabili nel più breve tempo possibile, con il coinvolgimento attivo degli enti locali e delle Regioni, vista la rilevanza che l’indotto di tali eventi ha per i sistemi economici territoriali. Chi fa il nostro mestiere ha già predisposto tutte le misure necessarie per rispondere ai più rigorosi protocolli di sicurezza previsti dalle autorità. I percorsi dei compratori saranno tracciati, gli accessi alle sedi, ai padiglioni e agli stand programmati, gli allestimenti pensati per garantire distanziamento. Per quanto riguarda gli eventi di Firenze, stiamo lavorando insieme agli esercizi alberghieri e di ristorazione per offrire le condizioni più sicure. Le fiere internazionali riservate ai soli operatori economici sono eventi controllati e pianificati, il tasso di imprevisto è bassissimo”.

“L’industria del tessile, dell'abbigliamento e degli accessori, uno dei principali portatori di bilancia commerciale positiva per il nostro paese", ha concluso Napoleone, "concentra le sue date di presentazione in Italia tra gennaio e marzo, in una catena integrata e interconnessa: quindi ben vengano anche delle azioni coordinate tra i diversi organizzatori e le città che ospitano gli eventi. E voglio ricordare che si tratta delle collezioni che saranno in vendita a partire dal prossimo autunno, quando è auspicabile porre l’inizio di un graduale ritorno alla normalità degli scambi e degli acquisti. Le fiere internazionali sono appuntamenti indispensabili per la promozione dell’export dell’industria italiana e lo sono soprattutto per il vastissimo tessuto di piccole e medie imprese manifatturiere, incluse le realtà artigianali più strutturate, che in tantissimi casi non hanno altri strumenti altrettanto efficaci per raggiungere i mercati esteri”.

Foto: Raffaello Napoleone, dall'ufficio stampa di Pitti Immagine

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