Pitti Uomo: 12600 buyer nei primi tre giorni

Nei primi tre giorni sono stati 12.600 i buyer registrati, di cui il 33 per cento dall’estero, che hanno partecipato a Pitti Uomo, kermesse che chiude i battenti oggi, a Firenze, e passa il testimone alla fashion week milanese con le collezioni uomo per l'autunno inverno 23.

Sono attesi circa 14mila buyer in totale al termine del salone

"Sono attesi circa 14mila buyer in totale al termine del salone", hanno detto gli organizzatori in una nota diffusa ieri in serata. Tornando ai dati, in termini assoluti sono entrati 12.600 compratori, in rappresentanza di oltre 6mila aziende di vendita e distribuzione (boutique, dettaglio, multimarca, department e specialty stores, catene, piattaforme specializzate di ecommerce), con un aumento del 200 per cento rispetto al gennaio 2022: gli italiani sono 8.400 (+ 175 per cento), gli esteri 4.200 (+250 per cento).

Lo scorso anno c'era un'unica registrazione per i compratori di Pitti Uomo e Bimbo, svolti in contemporanea, entrambi in Fortezza da Basso e l’edizione di gennaio 2022 aveva registrato circa 4.900 compratori, di cui il 30 per cento da una sessantina di paesi esteri.

I primi 10 mercati esteri più presenti all'edizione che si avvia alla conclusione sono Germania (oltre 500 compratori tedeschi), Olanda, Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti, Spagna, Turchia, Svizzera, Giappone e Belgio.

Sono tornati, hanno sottolineato gli organizzatori del salone fiorentino, anche i compratori asiatici. Dal Giappone sono arrivati oltre 180 buyer (erano stati 6 nel gennaio 2022), dalla Corea del Sud sono stati più di 130 (rispetto ai 5 del gennaio 2022), così come sono tornati i buyer dalla Cina continentale, Cina-Hong Kong, Taiwan, Singapore e Tailandia, paesi che all’ultima edizione invernale erano stati quasi assenti.

Altro dato interessante è il risultato delle presenze dei compratori dai paesi nordici-scandinavi (Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia), già a quota 214 a questa edizione.