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Pitti Uomo celebra 90 edizioni: 10 eventi memorabili

Scritto da Isabella Naef

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"Tacchi alti per un uomo la solita stravaganza": questo il titolo dell'articolo pubblicato a proposito di Pitti Uomo, il 19 settembre del 1972, dal quotidiano "Il giorno".

Sono passati 44 anni e dal 14 al 19 giugno prossimi andrà in scena, alla Fortezza da Basso di Firenze, la 90esima edizione di Pitti Uomo. Il nome Pitti è legato alla Sala Bianca di Palazzo Pitti, a Firenze, dove iniziarono a sfilare i marchi italiani.

La prima edizione di Pitti Uomo si tenne nel febbraio del 1972, all’Hotel Villa Medici di Firenze

La prima edizione di Pitti Uomo si tenne nel febbraio del 1972, all’Hotel Villa Medici di Firenze (il trasferimento alla Fortezza da Basso avvenne nel 1982), con 43 aziende espositrici (al salone di giugno 2016 parteciperanno circa 1219 marchi), e 526 compratori intervenuti di cui 98 i buyer esteri (sono più di 20.000 i compratori attesi il prossimo giugno). Da allora "di stravaganze" se ne sono viste tante.

Nata essenzialmente con l'intento di promuovere la migliore industria italiana sui grandi mercati esteri, la fiera acquisì via via una statura internazionale anche dal lato dell’offerta. "La novantesima edizione di Pitti si aprirà all'insegna dell'internazionalità", hanno sottolineato Gaetano Marzotto e Raffaello Napoleone, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Pitti Immagine, società che dal 1988 gestisce il salone dedicato al menswear.

Nel 1991 l'enfant prodige della moda francese Jean Paul Gaultier sfila in Italia per la prima volta

Moltissimi gli eventi che hanno segnato la storia di Pitti Uomo. Eccone 10 memorabili.

E' il 1990 e Palazzo Strozzi ospita la Mostra dedicata al grande maestro dell'alta moda, conosciuto in tutto il mondo per i suoi abiti da sera: Roberto Capucci. Capucci, classe 1930, a soli 26 anni è giudicato il miglior designer della moda italiana, particolarmente apprezzato da Christian Dior, che lo definì pubblicamente in un'intervista "il miglior creatore della moda italiana", per l'originalità delle sue creazioni. L'anno dopo tocca all'enfant prodige della moda francese Jean Paul Gaultier che sfila in Italia per la prima volta.

Nel 1993 Pitti Uomo punta i riflettori su Gianfranco Ferré che sfila alla Stazione Leopolda

Nel 1992 la città toscana danza al ballo in onore di Giorgio Armani. L'anno successivo Pitti punta i riflettori su Gianfranco Ferré che sfila alla Stazione Leopolda. Scomparso nel 2007, dopo una laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1969, Ferré fece il suo ingresso nel settore della moda negli anni Settanta, risale ad allora l'appellativo di "architetto della moda".

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Nel 1994, invece, si tiene a Firenze la sfilata di Dolce & Gabbana per il lancio della linea D&G. Durante la presentazione, nei prati della villa michelangiolesca "I Collazzi", i due stilisti fanno sfilare la t-shirt di cellophan trasparente, il giubbotto di pitone plastificato, la camicia di pizzo colorato alla Elvis Presley.

Nel 1995 l'attenzione è tutta per il celebre stilista Dries Van Noten che sfila a Firenze nella suggestiva cornice di piazzale Michelangelo

Nel 1995 l'attenzione è tutta per il celebre stilista Dries Van Noten, che sfila per la prima volta in Italia nella suggestiva cornice di piazzale Michelangelo. Lo stilista belga è stato spesso descritto come "uno degli stilisti più cerebrali".

Nel 1999 tocca al marchio tedesco Hugo Boss guadagnare gli onori della passerella fiorentina con la sfilata della collezione Hugo Boss primavera-estate 2000. Per il suo primo défilé in Toscana la società tedesca di Metzingen sceglie il Forte Belvedere, location sulla collina che domina il Ponte Vecchio e palazzo Pitti. A illuminare la serata anche uno spettacolo di fuochi d'artificio.

Nel 2003 sono gli olandesi Viktor & Rolf a guadagnarsi gli applausi degli addetti ai lavori con la presentazione della loro prima collezione uomo. "Gli abiti per uomo sono considerati meno liberi, ma per noi non è un limite", parole di Viktor Horsting, tredici anni fa, a proposito della collezione al debutto fiorentino. Il risultato è una capsule collection con qualche tocco di ironia, quello che gli americani chiamerebbero un monsieur francese.

Nel 2005, nello splendido Giardino di Boboli, tocca a Raf Simons presentare la collezione primavera estate 2006. A Pitti sono da sempre protagonisti sia i brand, sia la sartoria: non è un caso, quindi, che due anni dopo la Galleria d’arte Moderna di Palazzo Pitti, ospiti la mostra The London Cut. Savile Row Bespoke Tailoring. L’elenco dei clienti dei sarti di Savile Row è lunghissimo: il Duca di Windsor, Sir Winston Churchill, Fred Astaire, Cary Grant. E oggi i Principi William e Harry e tutti i Reali d’Inghilterra, il Sultano dell’Oman, Mick Jagger, Spike Lee, Tom Ford, David Beckham, Brad Pitt, Pete Doherty. Per la prima volta le principali case sartoriali londinesi si sono unite nel Savile Row Bespoke Group, per promuovere e far conoscere l’arte della sartoria inglese e Pitti Uomo è stato scelto come palcoscenico internazionale per rappresentare lo stile e l’eccellenza della Row.

La storia del menswear continua. L'appuntamento con un altro capitolo della moda uomo è in agenda a giugno: in occasione della novantesima edizione della kermesse, Pitti Immagine ha richiamato a Firenze Raf Simons, uno dei grandi innovatori della moda contemporanea. La sera di giovedì 16 giugno, lo stilista presenterà la sua collezione primavera estate 2017 insieme a un progetto speciale realizzato per Pitti Uomo 90.

Foto: Pitti Immagine


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