Sì Sposaitalia Collezioni chiude a quota oltre 8mila visitatori
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Si è conclusa ieri, a Milano, la quarantesima edizione di Sì Sposaitalia Collezioni. La prossima edizione è già in agenda dal 13 al 16 aprile 2018, in anticipo rispetto alle date degli anni precedenti. "Una scelta strategica che viene incontro alle richieste degli espositori dandoli l’opportunità di aprire il calendario internazionale del settore. Un momento caldo anche per la città di Milano che in quei giorni è protagonista con il Salone del Mobile e la Milano design week", ha spiegato il management della fiera in una nota.
Dal ritorno del romanticismo, il flower power e le nostalgie anni Cinquanta fino alle più audaci sperimentazioni con tessuti tecnici, cappelli autoironici, scarpe che osano e accessori dai colori brillanti: c’erano tutte le tendenze più calde del momento alla fiera a cui hanno partecipato oltre 8mila visitatori.
La prossima edizione di Sì Sposaitalia Collezioni andrà in scena dal 13 al 16 aprile 2018
Numeri alla mano, nel dettaglio, hanno partecipato 8.040 i visitatori professionali di cui 2.006 esteri provenienti da 67 Paesi. A guidare la classifica dei buyer stranieri il Giappone con 284 persone (+8 percento); a seguire Francia (+23 percento), Cina (+35 percento), Spagna (+35 percento ) e Usa (+9,5 percento). Stabili le presenze dei compratori provenienti da Germania, Svizzera, Turchia e Russia. Hanno, invece, visitato la manifestazione per la prima volta operatori provenienti da Qatar, Canada, Kazakistan e Israele.
Sono state 210 le collezioni in mostra (+10 percento), presentate da espositori sia di Paesi con una forte tradizione bridal, sia di mercati emergenti come Israele e Lettonia.
“Spesso i bridal show sono ripetitivi e le collezioni si assomigliano tutte. Qui, invece, si è colpiti dalla varietà delle proposte, tutte di grande qualità. Accanto al made in Italy, con il suo altissimo livello artigianale, si trovano altre proposte di stile che spaziano dalla Scandinavia all’Oriente”, ha sottolineato la buyer Liz Sellassie, presidente di Designer Loft (New York, Usa). Sempre dagli Stati Uniti concorda Gabriela Rios della catena Sposa Bella (San Antonio, Texas): “È la prima volta che partecipo e ho apprezzato molto le sfilate, che permettono di valutare in modo dinamico i vestiti. Il Texas è un mercato ancora conservatore negli abiti da cerimonia ma si sta aprendo a nuovi stili e qui ho trovato molte suggestioni per ampliare la nostra offerta”.
“In Cina la sposa cambia anche 3-4 vestiti per il matrimonio uno di questi è l’abito bianco all’occidentale, per la cui scelta si affida alla boutique. Noi siamo nell’ex area francese della città, dove l’eredità occidentale è più viva e le clienti più consapevoli degli stili europei: a Milano troviamo qualità che possiamo offrire loro con fiducia”, ha detto Lamoon Shanghai (Cina).
Foto: Sì, Sposa Italia Collezioni press office