Sono 40 le aziende cinesi presenti a TheOneMilano
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"Il mercato oggi si è sviluppato e cresciuto in un’ottica molto differente rispetto al passato e il nostro settore è in crescita leggera ma sempre costante. Le nuove aree industriali sono state create, e lo saranno sempre più in futuro, in zone nuove che hanno tenuto conto di una migliore qualità della vita, dei posti di lavoro, dell’innovazione e della tecnologia.
Aziende che guardano alla nuova classe media che ricerca un prodotto migliore rispetto al passato, innovativo e magari con influenze della nostra cultura e della nostra straordinaria storia ma che sia assolutamente un prodotto moderno e qualitativamente in linea con il resto dei mercati internazionali": queste le parole, ieri a Milano, di Chen Dapeng, presidente di China national garment association.
Cnga, unico riferimento del governo cinese che controlla l’intero sistema del settore moda, le varie associazioni della filiera e le municipalità del vasto territorio, è presente a TheOneMilano by Milano Fashion & Jewels. Il salone dell’haute-à-porter femminile chiuderà domani, l 17 settembre, presso Fiera Milano Rho.
China national garment association rappresenta 1500 associati
L’associazione Cnga, per la prima volta in assoluto in Italia, ha uno spazio all’interno della manifestazione dove è ospitata una collettiva di 40 brand cinesi. La presenza alla kermesse milanese ha l'obiettivo di iniziare a costruire e sviluppare i legami con le istituzioni italiane tramite la coordinazione diretta con l’associazione Cnga, riferimento per eccellenza del governo di Pechino.
Fondata nel 1991, la China national garment association fino allo scorso anno, era del ministero della Scienza e della tecnologia e da poco è passata sotto il controllo al ministero del Lavoro sociale. Con quasi 1.500 associati, la Cnga si occupa anche della promozione su tutto il territorio cinese attraverso fiere, fashion week ed eventi dedicati ai nuovi designer. "Molte aziende cinesi si sono evolute, alcune di esse oggi sono a Milano con le loro sedi e il loro ufficio stile, molti dei nostri brand sfilano durante la fashion week milanese e da quest’anno (una selezione di essi) saranno presenti alle vostre maggiori manifestazioni fieristiche come the one Milano and Fashion & Jewels, Pitti Uomo, Micam. Il lavoro di China national garment association è stato immenso e parte dalla riqualificazione del settore intero per arrivare al livello di oggi in cui la Cina produce un ottimo prodotto medio che, anche se con un costo di mano d’opera più elevato rispetto al passato, resta sempre competitivo per un prodotto dedicato al ceto medio sempre più in crescita", ha aggiunto Dapeng.
Francesco Fiordelli: "oggi la Cina non è più un produttore del terzo mondo"
“Oggi la Cina non è più un produttore “del terzo mondo”. La produzione è sottoposta a standard di qualità molto elevati, i brand devono conformarsi a tali parametri e alle nuove tecnologie del mercato. Di conseguenza, le label recenti registrano performance e fatturati ottimi. Ci sono 19mila imprese di abbigliamento, oltre 37 milioni di dipendenti e un fatturato che sfiora i 5,18 trilioni di dollari (con una parte legata al mercato americano, i dati riportati, riferiti al 2023, sono forniti dal Fashion Economic Research Center di Pechino). Questi numeri riflettono un sistema in continua crescita, nonostante il trend economico generale della Cina sia meno positivo. La Cina ha oggi dei prezzi concorrenziali per i prodotti di fascia media, come nel passato era concorrenziale per i prodotti di fascia bassa", ha sottolineato, ieri, a Milano, Francesco Fiordelli unico referente in Italia per China national garment association.