Tessuti responsabili protagonisti a Denim Première Vision
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La prossima edizione di Denim Première Vision è in agenda a Milano il 5 e 6 giugno
Presenti all’appuntamento milanese tessitori, fabbricanti di componenti e accessori, confezionisti, lavanderie. Nel dettaglio sono stati 67 i fornitori presenti al salone andato in scena a Milano, il 22 e 23 novembre, con una maggioranza di aziende italiane. Tra le 21 realtà con sede in Italia, figuravano Berto Industria tessile, Blue Jeans Lavanderie, Cadicagroup, Elleti Group, Fashionart, Pure Denim, Titanus. Venti le aziende turche, cinque quelle cinesi e cinque i fornitori provenienti dalla Cina.
Dalla Turchia anche Isko, azienda tessile con sedi in 30 Paesi. Con oltre 100 anni di esperienza, Isko ha messo a punto Ctrl+Z, una scienza dei materiali che utilizza fibre post-industriali ottenute da una miscela di cotone riciclato, poliestere riciclato e fibre cellulosiche rigenerate. Tutta la collezione spring summer 25 presentata in fiera è stata realizzata utilizzando Ctrl+Z, nuova piattaforma tecnologica di riciclo da tessuto a tessuto.
Adriano Goldschmied ha presentato una capsule di capi realizzati con tessuti Ctrl+Z di Isko
Presenti nel gremito stand di Isko, anche i capi nati dalla collaborazione creativa con Adriano Goldschmied, noto come il "padrino del denim". Goldschmied si è guadagnato questo titolo lavorando per quasi 50 anni nell'industria del denim. Nella sua lunga carriera è stato il pioniere di molte nuove tecniche e stili che sono ancora oggi popolari, ma il contributo più notevole è stato quello di rivoluzionare il modo in cui il mondo guarda e indossa questo straordinario tessuto, il denim. Da quando ha fondato il King's shop a Cortina D'Ampezzo nei primi anni '70, non ha mai smesso di creare e di spingersi oltre i confini. Ha creato alcuni dei marchi di denim di maggior successo e riconoscibilità al mondo, tra cui Goldie, A Gold E, Diesel, Replay, Gap 1969, AG Adriano Goldschmied e GoldSign. Tra i suoi successi figura anche l'invenzione della tecnica stonewash, la sperimentazione e l'utilizzo delle fibre Tencel, la creazione di denim super stretch e l'avvio della conversazione e dell'implementazione di metodi sostenibili nell'industria del denim già negli anni Novanta. Attualmente è anche membro del Cfda, Council of fashion designer of America.
Goldschmied: "tessuti come questi sono responsabili ma anche belli. Sono la chiave per la moda del domani"
Presente a Milano, a Denim premiere vision, Goldschmied ha presentato una collezione composta da una ventina di pezzi, tra cui pantaloni, camicie, gonne e giacche, realizzata in collaborazione con Creative room Italia, hub creativo di Isko ha dato vita alla visione dello stilista. La capsule non è in vendita ma è una fonte di ispirazione a disposizione per i brand clienti di Isko.
La collezione si ispira al diciottesimo secolo e alla sua magnificenza, fatta rivivere grazie alla versatilità dei tessuti Ctrl+Z di Isko, che utilizza poliestere riciclato, cotone riciclato e fibre di cellulosa rigenerate. Questi tessuti permettono libertà in termini di versatilità grazie a tecnologie di riciclo all'avanguardia e a processi che mirano a ridurre i rifiuti e a riutilizzare i ritagli.
“Per la capsule mi sono ispirato al 1700; tessuti come questi sono responsabili ma anche esteticamente belli e performanti proprio come quelli tradizionali che sfruttano, invece, materiali vergini. Penso siano davvero la chiave per la moda del domani”, ha spiegato Goldschmied.
Paolo Gnutti ha presentato in fiera la sua nuova collezione Isko Luxury by Pg "Born to amaze" spring summer 2025, che unisce l’innovazione avanzata e sostenibile di Isko alla sua visione creativa. Si tratta di una collezione in cui Gnutti ha compiuto un viaggio tra gioiellerie e raffinati artigiani della pelle per arrivare agli archivi dell’abbigliamento militare dei primi del ‘900.
“Lavorare a questa nuova collezione mi ha permesso di immergermi nei miei archivi storici fatti di artigianato, lusso e del saper ben fare. Mi sono lasciato trasportare da queste incredibili immagini del passato per rivisitarle e dare loro un aspetto di modernità e unicità, cercando di non perdere il loro valore storico. È una collezione nata quasi da sola, creata e trasformata dalle emozioni che il passato mi ha fatto rivivere e che mi ha ispirato. Bisogna saper guardare sempre alla bellezza del passato per creare un futuro ancora più incredibile e saper ben fare”, ha spiegato lo stilista.
Quattro le nuove capsule. Tra queste, Aurum denim: come un gioiello, il denim entra nelle gioiellerie di alta gamma; il nero, l’indaco e l’ecru si mescolano con un filo d’oro per creare il denim Aurum. Nella capsule Charmy, invece, il vintage-militare si fonde con lo charme intellettuale delle sfilate di alta moda; questa unione crea una collezione piena di personalità. Colorazioni zolfo creano le tonalità naturali del vintage.
Il prossimo appuntamento riservato ai produttori di denim e a tutte le realtà che operano nella filiera è in agenda a giugno e poi in autunno. "In considerazione del fatto che Milano è una città ricca d’ispirazione ed è una delle capitali storiche del denim, che ha visto nascere dei marchi che hanno saputo precorrere i tempi e che si possono annoverare tra i più importanti del settore, Denim Première Vision vi farà scalo anche per le prossime due edizioni”, hanno spiegato gli organizzatori.