Tradizione italiana e innovazione cinese: Pitti Uomo chiude con visitatori in calo
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Pitti Uomo ha chiuso i battenti venerdì scorso in Fortezza con un'edizione meno affollata di quella dello scorso giugno: i visitatori sono scesi dagli oltre 17mila a 15mila. Il salone ha presentato qualche proposta innovativa, soprattutto da parte degli espositori esteri, designer cinesi in testa, e tanto made in Italy. Diversi i marchi italiani che hanno scelto la kermesse fiorentina per presentare sul mercato un nuovo corso, come Gas Jeans e Valsport, oppure il marchio svedese di camiceria Eton che ha fatto rotta su Firenze per affermarsi sempre più sul mercato italiano.
China wave
China wave ha ospitato una selezione di otto marchi cinesi che hanno presentato le loro collezioni al pubblico di buyer presenti in Fortezza. Tra questi Kb Hong, presente anche alla fashion week milanese. K-Boxing, fondato nel 1980, è un marchio ben conosciuto in Cina per l'abbigliamento business-casual da uomo. Nel 2024, il valore del marchio ha raggiunto 103,835 miliardi di yuan, confermandosi il marchio di abbigliamento maschile più importante in Cina per il 21esimo anno consecutivo. Negli ultimi anni, K-Boxing si è esposto sul panorama internazionale, raccontando sulle passerelle di tutto il mondo la storia della Cina e integrando l'estetica orientale in un marchio del lusso contemporaneo.
Sotto la guida del designer italiano Massimo Foroni, l'etichetta propone abiti da uomo con dettagli innovativi, che richiamano la tradizione orientale, ma che trasudano eleganza grazie anche ai tessuti pregiati con cui sono realizzati.
Organizzata da Chic, China International Fashion Fair, per promuovere l'élite del design cinese, China wave ha selezionato, tra le altre, le proposte di Valleyouth, Raxxy, Jdv.
I capi del giovane marchio di abbigliamento maschile Valleyouth si ispirano agli elementi naturali. I fondatori, il designer di moda Li Wenjie e il designer di paesaggi Geng Hualiang, incorporano le loro esperienze quotidiane e personali nei modelli fatti a mano ed esprimono la loro indipendenza e la loro ricerca di libertà con il loro stile, che riflette lo zeitgeist delle giovani generazioni. Il marchio di accessori con sede a Shanghai, Blackhead, sfida le norme convenzionali e trasmette uno spirito di ribellione e incoraggia le persone a trovare a trovare il proprio io autentico.
Il padiglione centrale della Fortezza da Basso ha ospitato anche la tradizione di marchi come Valsport, storico brand di sneaker fondato nel 1920 da un’idea di Antonio Valle. "Negli ultimi anni abbiamo abbandonato il mondo dello sport per riposizionarci, cambiando veste, come marchio di sneaker di moda e di lusso", ha spiegato Siro Toniolo, presidente di Rewind Valsport, aggiungendo che il giro d'affari 2023 si è attestato a 5 milioni di euro e che per il 2024 l'obiettivo è una crescita attorno al 7-10 per cento. "Oggi abbiamo circa 350 negozi multimarca che distribuiscono le nostre scarpe in Italia e circa 250 negozi all'estero. Nei piani futuri figura l'ampliamento della rete di multistore all'estero: prevediamo di raggiungere i 300 negozi anche fuori confine".
La produzione Valsport è totalmente italiana ed è affidata ancora oggi a piccoli laboratori artigianali. I materiali utilizzati vengono esclusivamente da manifattura made in Italy, cosa che piace molto ai clienti esteri.
Tra le altre etichette storiche presenti in Fortezza figurava anche Gas, fondato nel 1984 a Chiuppano, in provincia di Vicenza. Il ceo di Gas, Rino Castiglione, e la direttrice creativa Gregoria Carmagnini, hanno raccontato a FashionUnited le iniziative in carniere per il marchio.
"Abbiamo lavorato duramente per mettere l'azienda in sicurezza", ha spiegato Castiglione, ricordando che il nuovo corso del marchio è iniziato nel giugno 2022 con il closing dell'operazione di acquisizione da parte della società Milano 1984 e partecipata dalle holding di investimento Alpha Square Invest, Dea Capital Duke e Bordin Holding. Gas Milano 1984 conta oggi 180 collaboratori, ha mantenuto il suo quartier generale a Chiuppano e possiede uno showroom a Milano.
"Abbiamo scelto Pitti, che resta una importante vetrina, per presentare ai buyer un prodotto su cui abbiamo lavorato molto", aggiunge il ceo. Il risultato è una collezione che punta sull’esperenzialità. "We are rainbow makers" è il messaggio che si snoda attraverso i capi in denim ma anche vestiti in seta leggeri e fluttuanti, felpe, completi jeans e intramontabili tute.
Sport, sostenibilità ed eleganza classica sono, invece, le tre tendenze attraverso cui Tombolini ha deciso di declinare la sua proposta a Pitti Uomo. Il marchio , fondato nel 1964, ha scelto Firenze per celebrare i suoi primi 60 anni e per mostrare il suo menswear leggerissimo che è al centro del progetto Zero Gravity, nuovo step dell’eleganza sostenibile secondo l'azienda che prosegue con progetti legati al territorio e al rispetto dell’ambiente e delle persone, confermando il suo link con lo sport
Un’idea aggiornata di eleganza è protagonista della nuova capsule spring summer 25 collection Ultra light di Zero Gravity, porgetto che da 10 anni è portavoce dell’idea di leggerezza e di sartorialità in cui si esprime l’estetica del brand. La tela di lana e seta sottilissima, in doppio ritorto è protanista del guardaroba maschile. In collezione l’abito, monopetto e doppiopetto, e lo spolverino richiudibile che diventa un poggiacollo; la camicia classica abbinata alla cravatta e alla pochette, che esplorano la stessa texture.
Dopo 5 anni di assenza, il marchio svedese di camicie Eton è tornato a Pitti Uomo per presentare la collezione primavera estate 2025 e per accrescere la sua visibilità sul mercato italiano. "Il mercato italiano è ancora agli inizi. Abbiamo il nostro showroom a Milano e consideriamo l’Italia un hub importante per far crescere i nostri mercati dell’Europa meridionale. Oggi, con una collezione lifestyle più ampia e completa, vediamo un potenziale ancora maggiore in questo Paese", ha sottolineato il ceo di Eton, David Thörewik, specificando che lo scorso gennaio l'etichetta ha tenuto a battesimo uno showroom a Milano, in via Bagutta. Il fatturato nel 2023 è stato pari a 1,1 miliardi di corone svedesi. I mercati più importanti sono Stati Uniti, Svezia, Canada, Regno Unito e Germania. Germania, Svizzera e Francia sono stati i Paesi che hanno registrato una crescita maggiore nell'ultimo anno.
Il brand, fondato nel 1928, combina talento artigianale ed eccellenza sartoriale. La collezione per la primavera estate 2025, presentata a Pitti Uomo, salone che chiude i battenti oggi alla Fortezza da Basso di Firenze, ruota intorno a un capo simbolo del brand: le camicie formali, proposte per l’occasione in tonalità che ricordano il cielo mattutino sopra un frenetico panorama metropolitano. Per la nuova stagione, il marchio ridefinisce il concetto di abbigliamento smart casual, adattandolo al gentleman moderno.
Tra le novità presentate a Firenze figura anche Garmont Uncharted, la unit Garmont dedicata alla sperimentazione sostenibile con un richiamo allo stile street e lifestyle. Tra le proposte anche l’ampliamento della capsule collection Acbc x Garmont.
In occasione della kermesse fiorentina, tra le novità presentate anche due nuovi modelli a marchio Garmont pensati per un utilizzo lifestyle e streetwear ma dall’estetica outdoor: 9.81 Urban Engac e 9.81 Urban Speed. Quest'ultimo modello ha una tomaia in tessuto riciclato.
I numeri della kermesse
“I primi dati sull’affluenza finale indicano che, dopo il grande aumento dello scorso giugno, 20 per cento sul 2022, i compratori esteri registrano una lieve crescita, a raggiungere le 5.300 unità (5200 a giugno 2023, ndr). La conferma dei buyer internazionali, quelli che fanno il mercato e indicano la direzione, sono indicatori importanti per gli espositori, danno fiducia e prospettiva. Il numero delle affluenze italiane invece non conferma i risultati del 2023, diminuiscono del 7 per cento, ma devo dire che questo era ampiamente previsto, considerata la chiusura di tantissimi negozi in questi ultimi due, tre anni e l’andamento poco dinamico dei consumi interni", ha sottolineato Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine.
Al termine di Pitti Uomo 104 (13-16 giugno 2023), l’affluenza finale aveva superato gli 11.900 compratori, in rappresentanza di oltre 5.150 tra aziende di vendita e distribuzione (boutique, dettaglio, multimarca, department e specialty store, catene, piattaforme specializzate di e-commerce). Gli italiani superavano le 6.700 presenze (+6 per cento), i compratori esteri erano circa 5.200, a rappresentare il 43 per cento del totale. Il dato complessivo dei visitatori in Fortezza nel giugno 2023 aveva oltrepassato le 17mila presenze.
All'edizione appena conclusa il numero di presenze complessive ha raggiunto gli 11.500 compratori; il totale i visitatori in Fortezza ha superato le 15.000 presenze.
“La qualità delle presenze è alta", ha proseguito Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, "ci sono i migliori, motivati e intenzionati a far tornare i clienti nei loro negozi e department store. Da rimarcare quindi, al di là della conferma di Francia, Stati Uniti e Uk, la crescita dell’Europa centro settentrionale (Germania a +15 per cento e circa 680 compratori in Fortezza, performance molto buone di Olanda, Austria, Belgio e Paesi Baltici), il sorprendente aumento dell’Europa dell’Est (Polonia, Repubblica Ceca, Serbia, Ungheria, Bulgaria), il consolidamento della ripresa asiatica (anche per i nuovi arrivati come Singapore, Indonesia, Thailandia e Mongolia) e l’exploit di mercati chiave come Turchia e Kazakistan”.