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Al via oggi i saldi invernali

Scritto da Isabella Naef

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Moda
Pexels, Roman Pohorecki
Partono oggi in Sicilia e in Basilicata i saldi invernali 2023. Nella Regione i saldi sarano attivi fino al 15 marzo. In tutte le altre Regioni (tranne la Valle d'Aosta, dove gli sconti partiranno il 3 gennaio), invece, i saldi partiranno il 5 gennaio, giovedì. In Lazio i saldi dureranno fino al 15 febbraio, a Bolzano fino al 18 febbraio, in Calabria fino al 28 febbraio e in Campania fino al 2 aprile.

Le famiglie italiane spenderanno 4,7 miliardi di euro

La durata massima del periodo dei saldi è di sessanta giorni e la data di chiusura, quindi, non può essere fissata dopo il 5 marzo. Stando ai dati di Federazione moda Italia, sono 15,4 milioni le famiglie italiane interessate dai saldi che spenderanno 4,7 miliardi di euro, con circa 304 euro di spesa media a famiglia che corrispondono a 133 euro di spesa media a persona.

"Saranno saldi molto apprezzati dai consumatori per l’ampia scelta di prodotti di moda, tendenza e qualità. E saranno veramente tanti e ottimi gli affari che si potranno fare negli esercizi commerciali e nelle boutique delle nostre città. Maglieria, pantaloni, giacconi, scarpe, accessori saranno ora più che mai oggetto dei desideri per via dei prezzi che non hanno subito aumenti come, invece, in altri settori che hanno risentito dell’inflazione", ha sottolineato, in una nota, il Presidente nazionale di Federazione moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni.

Ammonta a 133 euro la spesa media a persona

"Con queste premesse, stimiamo una crescita dei saldi di oltre il 10 per cento, che sarà più utile alla liquidità piuttosto che ai guadagni che confidiamo possano arrivare dalla rinnovata fiducia che i consumatori ripongono con sempre maggiore frequenza nei nostri negozi, orientati verso future strategie legate alla sostenibilità e all’innovazione", ha aggiunto Felloni.

Inoltre, Federazione moda Italia e Confcommercio ricordano che la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In quest'ultimo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, solo se ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Per quanto concerne la prova dei capi: non c’è obbligo ma è rimesso alla discrezionalità del negoziante. "Le carte di credito vanno accettate da parte del negoziante", ricorda l'associazione, ribadendo che i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Vi è poi l'obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Confcommercio
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