• Home
  • News
  • Moda
  • Alta moda e artigianalità protagoniste a Roma

Alta moda e artigianalità protagoniste a Roma

Scritto da Isabella Naef

loading...

Scroll down to read more
Moda
Casa Preti, pe 2023, courtesy Altaroma
L'alta moda italiana esiste ancora, in una accezione legata ai tempi, alla riscoperta di capi durevoli pensati o ripensati da giovani e talentuosi stilisti che fanno tesoro di stoffe d'archivio in nome della sostenibilità e della cura del pianeta. L'alta moda, la cui componente di artigianalità e di unicità è restata costante negli anni, ha sfilato a Roma, durante Altaroma, kermesse andata in scena dall'11 al 15 luglio. Rammentando i blasonati nomi degli atelier che hanno fatto la storia della moda, Roberto Capucci, Gattinoni, Fausto Sarli, tanto per citarne qualcuno, la fashion week capitolina torna a far parlare di sè con brand indipendenti fondati da talenti emergenti e giovani, ovviamente meno conosciuti e, forse per questo, emozionatissimi prima e dopo la sfilata con tanto di lacrime e salti di gioia consumati nel backstage. "“La fashion week degli sconosciuti che un giorno saranno noti”, ha detto la presidente di Altaroma, Silvia Venturini Fendi, durante una delle sfilate. Si tratta di giovani creativi vicini alle esigenze di un cliente che è sensibile ai canoni estetici tanto quanto a quelli di una moda fatta per durare, donante, rispettosa del pianeta, etica e, in molti casi, no gender e no season. I tempi di produzione dei capi artigianali non sono quelli dell'industria e, spesso, le piccole realtà non riescono a creare più di una collezione all'anno. I prezzi, mediamente, sono in linea con i capi delle griffe più blasonate il che, come hanno spiegato molti dei marchi presenti alla kermesse capitolina, lascia intendere che la clientela che opta per un capo artigianale e unico sia spinta soprattutto dal fatto di desiderare un capo che non abbia repliche identiche.

I numeri di Altaroma

La kermesse è partita sotto i migliori auspici, visto che tre giorni prima dell'avvio di Altaroma, la maison Valentino ha sfilato nella capitale, con una passerella che andava dalla scalinata di Trinità dei Monti a piazza di Spagna fino a piazza Mignanelli, sede della maison. "Il mio sogno che si realizza" ha raccontato il direttore creativo Pierpaolo Piccioli che ha portato in passerella abiti e giacche che sembrano rose, ovviamente nel tradizionale "rosso valentino", ma anche tanti colori fluo, cappe, mantelle e piume per questa collezione haute couture autunno inverno 22-23 battezzata “The Beginning”. Pierpaolo Piccioli è stato presente anche alla sfilata che ha decretato Setchu di Satoshi Kuwata (abbigliamento donna) vincitore di Who is on next?, competizione andata in scena nella magica cornice di piazza del Campidoglio. Nella stessa fila, a valutare le creazioni dei giovani stilisti, anche Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci.

Numeri alla mano, ad Altaroma hanno partecipato oltre 400 giornalisti accreditati sulla piattaforma digitale da cui era possibile vedere le sfilate, di cui 200 in presenza, distribuiti nelle 5 giornate di kermesse. I buyer che hanno visto le collezioni sono stati oltre un centinaio, di cui circa 75 in presenza, e 40 internazionali a rappresentare show-room e boutique, tra cui Cntrbnd di Toronto, Alvear Group (Us), Tom Greyhound Paris e Joan Shepp di Philadelphia.

"Se Altaroma ha potuto lavorare e valorizzare il ruolo di Roma nel sistema moda italiano è stato grazie alla fiducia che abbiamo ricevuto dalle istituzioni del nostro territorio e, soprattutto negli ultimi anni, da Ice Agenzia e Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale", ha osservato Adriano Franchi, direttore generale di Altaroma.

Negli spazi della Ex Caserma Guido Reni e sulla piattaforma digitale messa a punto da Altaroma si sono susseguite 23 sfilate di cui tre collettive e 180 studenti delle accademie giunti ai final work. Sono state circa 85mila le visualizzazioni giornaliere delle sfilate in streaming e e 45mila gli utenti che hanno seguito online la manifestazione dalla piattaforma e dalla app.

Il fatturato dell'alta moda

Complesso avere un'idea del fatturato dell'alta moda italiana, come ha spiegato a FashionUnited, lo stesso Franchi. In Italia, oggi, manca una associazione che raggruppi i nomi dell'alta moda e che censisca il business dei piccoli marchi indipendenti che fanno parte del settore. “Roma conta 14500 imprese nei settori tessili e sartoriali, di queste 2300 sono artigiane. I dati dell’export romano relativi al primo trimestre del 2022 sono in aumento del 39 per cento rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2019, toccando quota 251 milioni di euro", ha detto il presidente della Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Roma, Lorenzo Tagliavanti.

I protagonisti di Altaroma

Setchu di Satoshi Kuwata, abbigliamento donna, è il marchio che si è aggiudicato il primo premio della dodicesima edizione di Who is on next 2022. Al secondo posto Mokoo di Bum-Mo Koo (abbigliamento uomo). Lessico Familiare di Alice Curti, Riccardo Scaburri e Alberto Petillo (abbigliamento genderless), è il brand terzo classificato. Durante la manifestazione Altaroma 2023 tutti i finalisti e vincitori saranno ospitati a Roma, mentre Camera nazionale della moda italiana offrirà la possibilità di presentare le collezioni vincitrici durante la Milano fashion week women’s collection di settembre 2022. A Gams Note di Alessandro Marchetto (abbigliamento uomo) e a Karim Daoudi (accessori donna) è andato il premio Pitti Tutoring e consulting award, ovvero sei mesi di mentorship pro bono per sostenere e valorizzare i fashion designer nel loro percorso professionale e creativo sul mercato del sistema moda. Nelle edizioni passate Who is on next? ha premiato marchi ora affermati come Marco de Vincenzo, Gabriele Colangelo, gli Act N.1, Paul Andrew, Msgm, Stella Jean, Arthur Arbesser, Benedetta Bruzziches e Alessandro Vigilante.

Premi a parte, la kermesse romana ha ospitato una settantina di marchi con il format Showcase, ovvero stand presenti durante tutti i cinque giorni della manifestazione, presso la Ex Caserma Guido Reni. Complessivamente Altaroma ha dato spazio a 107 marchi, di cui 68 coinvolti nel progetto Showcase e 19 provenienti dal territorio del Lazio.

Rome is my runway, invece, è il format che ha inaugurato le sfilate collettive riservate ai brand emergenti, con dodici marchi. Una decina le etichette sotto i riflettori, che hanno sfilato singolarmente. Come anticipato, nel backstage delle sfilate l'emozione era palpabile. Entusiasmo e commozione per Casa Preti, maison fondata da dallo stilista palermitano Mattia Piazza e dall'architetto svizzero Steve Gallay che hanno portato in passerella la collezione per la primavera estate 23. "Tutto nasce da un cambio di paradigma una prospettiva in cui la facoltà di agire è data non agli umani, ma alle umane", ha raccontato lo stilista. "Una donna e un uomo umana che sa scegliere e che vuole farlo. L'elemento della scelta è trasfigurato sugli abiti, nei fiori della santa degli impossibili, Santa Rita, figura centrale nella tradizione palermitana, di cui la rosa è l'emblema".

Nella palette i colori, il bianco, il nero, il rosa, il giallo e l’argento si muovono e confrontano tra loro e dialogano con tessuti freschi e tecnici, con cotoni e sete, tulle e tessuti cerati. La collezione è disponibile in pre-ordine all’interno del nuovo shop online della griffe.

Piume, ricami e abiti leggeri e sofisticati sono il filo conduttore della collezione per la primavera estate 23 di Saman Loira. I look sono stati pensati per una clientela cosmopolita e dall'animo gentile e romantico. Gli outfit dedicati all'uomo, ma che in realtà sono no gender, sono caratterizzati da pantaloni scivolati e top ricamati e arricchiti con piume. Fondato nel 2020 a Napoli, Saman Loira è un marchio di moda italiano che disegna, produce e commercializza abiti da cerimonia prèt-à-porter e demi-couture. Il nome Saman richiama l'Oriente, mentre Loira evoca la Francia e la sua haute couture.

La collezione spring-summer 2023 di Francesca Cottone, invece, si rifà alla night life newyorkese ispirandosi ai frequentatori del locale più in di fine anni ’70, Studio 54. I capi si ispirano al sentimento di libertà d’espressione e di modo di essere, con una palette variegata per rispondere alle necessità di chiunque voglia indossarla: un percorso emotivo colmo di colori audaci, saturi e nuance pastello e tenui, che richiamano le innumerevoli personalità iconiche di Studio 54.

Molte le proposte alta moda anche nella sezione Showcase di Altaroma. Tra queste le creazioni dell'etichetta creata nel 2019, da Filomena Saltarelli. Dopo aver studiato allo Ied, Saltarelli si è specializzata alla Royal Academy of fine arts e poi ha deciso di tornare a Torino per creare il proprio marchio. "Ho una clientela di donne che scelgono capi durevoli, fatti artigianalmente e unici", ha raccontato Saltarelli, spiegando che il tipo di produzione non consente più di una collezione all'anno ma che ciascun capo, proprio in quanto realizzato per la singola cliente, è un pezzo unico. I prezzi non si discostano da quelli di capi "ready to wear" delle griffe: qualche centinaia di euro per abiti e tutte, per salire leggermente per i capi spalla. "Ma la mia clientela fa una scelta precisa ed etica scegliendo il mio atelier, il prezzo, che comunque cerco di mantenere accessibile, non è una questione dirimente", ha spiegato la stilista.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche le fondatrice del marchio Annagiulia Firenze, family businness composto da un team di donne, sorelle, con un background familiare di attività sartoriale e artigianale dal 1947. Nel 2016 creano l'etichetta ponendo come linea guida una femminilità senza tempo, una silhouette ispirata al mondo della lingerie e l’utilizzo di tessuti pregiati italiani, come sete ucomasche e velluti veneti, pizzi italiani e francesi. I capi sono realizzati interamente a mano vicino Firenze e presso l’Atelier in via Giulia, nel cuore di Roma, dove il brand incontra clienti italiani e stranieri realizzando capi made to order e collabora con stylist e costumisti per cinema e teatro. Le collezioni sono seasonless ispirate al mondo dell'arte, nominate non con una stagionalità bensì con titoli di canzoni che si legano al mood scelto dal team creativo.

Approccio artigianale anche per i capi da bagno, costumi che con aggiunta di gonne o panaloni realizzati nel medesimo tessuto si trasformano in look da sera, per Monica Campri. La stilista nel 2018 ha lanciato il brand "Monica Campri beach couture" con la convinzione che anche un costume da bagno meriti una cura sartoriale. I costumi hanno prezzo che si aggira intorno a 345-360 euro, i bikini sui 270-290 euro. "Le mie clienti desiderano un prodotto che stia perfettamente ed esalti la loro fisicità", ha spiegato Campri, spiegano che i tessuti sono in microfibra altamente elasticizzata che non costringono il corpo ma modellano e snelliscono la figura.

Tra i 70 marchi presenti nella sezione Showcase di Altaroma anche la collezione “A positive relationship to the effortless style” di Zerobarracento. Una palette caratterizzata da tonalità nude e neutre, accarezzate da polverose tinte pastello illuminate da tiepidi bagliori. Rosa cipria, ciclamino, azzurro cielo e beige si contrappongono a ocra, oliva e nero. Tagli minimalisti e semplici completano superfici organiche irregolari intensificate da dettagli plissettati. Ogni singolo elemento è progettato seguendo il commitment Zero waste: una tecnica di progettazione che elimina gli scarti tessili già in fase di progettazione. I modelli vengono sviluppati partendo da forme geometriche lineari che creano un puzzle e poi tutti i pezzi vengono tagliati e drappeggiati sul manichino. I tessuti utilizzati sono il polimero high-tech Newlife della più alta qualità, il Bemberg by Asahi Kasei certificato Rcs e Oeko-Tex Standard 100, il cotone Ecotec trasformato da materiale pre-consumo e il Prato Cotton da materiale pre-industriale, spiega Camilla Carrara, fondatrice del brand italiano gender neutral.

Tra le etichette anche il marchio di calzature Thread Milan, fondato da Thushini Fernando, nata e cresciuta a Sri Lanka e di formazione milanese. L’anima del brand, che è passato dai 6,5mila euro di fatturato del 2020, primo anno di vita, ai 20mila del 2021, mescola l’heritage culturale del direttore creativo all’amore per lo stile tutto italiano; la manifattura di Vigevano combinata a una innata passione per i dettagli. "Il nostro ecommerce ha inciso sul fatturato totale per l'80 per cento circa. L'obiettivo di quest anno è consolidare le vendite sul nostro ecommerce attraverso nuove collaborazioni e ampliare la clientela wholesale grazie alla presenza a Showcase Altaroma e alla fiera Who's next di Parigi. Il mercato principale per l ecommerce è quello nazionale con una quota del 60 per cento circa mentre l'altro 40 per cento è diviso tra clientela europea e americana", ha detto la fondatrice.

Tornando in passerella, ad Altaroma hanno sfilato anche le collezioni del biennio specialistico in Fashion design di Naba, Nuova Accademia di belle arti. “La partecipazione ad Altaroma, centro propulsore della moda italiana emergente, rappresenta un’importante vetrina nazionale e internazionale per i nostri studenti. Un’opportunità di rilievo per mostrare la propria creatività ai professionisti del sistema moda” ha affermato Colomba Leddi, Naba Fashion design area leader. "I ragazzi scelgono l'artigianalità e utilizzano la loro creatività per una moda etica che, spesso, fa rivivere i capi, li riassembla e li reinventa", ha spiegato Leddi.

Il futuro di Altaroma

Entro fine anno Altaroma diventerà una fondazione, uno strumento agile che permetterà l'ingresso di altri capitali, oltre al sostegno dei soci storici, Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma (Cciaa), Regine Lazio, Ice. Obiettivo la realizzazione di grandi eventi, ma anche una programmazione poliennale delle manifestazioni di moda e il sostegno ai giovani che sono le nuove leve dell'alta moda e che con le loro sfilate e le loro creazioni sono stati i protagonisti della fashion week romana.

Saman Loira, pe 2023, courtesy of Altaroma
Francesca Cottone, Courtesy of Francesca Cottone
Feelomena, courtesy of Feelomena
Thread Milan
AltaRoma
annagiulia
casa preti
francesca cottone
saman loira
Valentino