Armani annulla le sfilate; Cucinelli diserta Pitti, ma le kermesse italiane vogliono andare avanti
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Salgono in tutto il mondo i contagi dovuti alla variante Omicron del Covid-19 e molte griffe iniziano ad annullare eventi, tra questi quello del Bisonte in agenda il 12 gennaio a Firenze, e sfilate: ieri Armani, ha cancellato le sfilate di Milano e Parigi e Cucinelli ha annunciato che diserterà Pitti Uomo. Ciononostante Pitti, attraverso una nota di Raffaello Napoleone, diffusa ieri in serata, ha comunicato l’intenzione di andare avanti, rafforzando le misure di sicurezza contro la diffusione della pandemia.
I dati di ieri, 4 gennaio, del Covid in Italia sono preoccupanti: 259 morti e 170.844 nuovi positivi
“Pitti Immagine ha fatto una scelta sin dall’inizio della pandemia: restare vicini alle aziende, ai compratori, cercare l’interesse dell’intero sistema moda. E da allora a quella scelta siamo rimasti fedeli, adattandoci all’evoluzione della situazione generale, mettendo sotto pressione l’azienda e i suoi conti. Abbiamo fatto patti trasparenti con i nostri clienti, rassicurati dalla positiva esperienza di giugno. In fin dei conti ci ispiriamo alle scelte del nostro Governo, che ha deciso di conciliare a ogni costo l’irrinunciabile tutela della salute collettiva con l’indispensabile tutela delle attività economiche, condizioni necessarie l’una per l’altra”, ha spiegato Napoleone.
Anche il Bisonte ha cancellato l’evento in agenda a Firenze, a Palazzo Corsini, il 12 gennaio
Stessa decisione anche da parte di Camera moda che ha confermato il via alla fashion week, a Milano, ovviamente nel pieno rispetto di procedure e protocolli tesi a evitare la diffusione del contagio da Covid 19.
In Germania le fiere di gennaio sono state cancellate e riprogrammate
Sta di fatto che molte aziende, come sottolinea lo stesso Napoleone, sono in crisi a causa della quarantena di alcuni dipendenti.
Insomma, manca meno di una settimana all’apertura della kermesse fiorentina, prevista dall’11 al 13 gennaio, e si starà a vedere l’evolversi della situazione. Numeri alla mano, i dati di ieri, 4 gennaio, del Covid in Italia sono preoccupanti: 259 morti e 170.844 nuovi positivi. E’ il dato più alto dall’inizio della pandemia. In Europa non va meglio e paesi come la Germania hanno cancellato tutte le manifestazioni della moda in agenda per gennaio. Alcune sono state posticipate a febbraio, altre a luglio.
E’ probabile che altri marchi annunceranno a breve la defezione dalle kermesse in agenda a gennaio e la cancellazione delle sfilate in presenza e degli eventi.
Per Cucinelli: non essere a Pitti Uomo è “una decisione frutto di una sana presa di coscienza dell’attuale momento che l’Italia e il mondo intero stanno vivendo”
“L’attuale andamento dei contagi ha spinto la casa di moda a una decisione sofferta ma ritenuta indispensabile: non partecipare al prossimo Pitti Uomo che si terrà a Firenze dall’11 al 13 gennaio. Contestualmente, come da calendario, partirà la campagna vendita della collezione uomo autunno inverno 2022-23 che vedrà anche un presidio medico con la possibilità di effettuare tamponi per clienti e collaboratori negli show room di Milano, New York e Shanghai. Riteniamo che sia una decisione frutto di una sana presa di coscienza dell’attuale momento che l’Italia e il mondo intero stanno vivendo”, ha sottolineato in una nota la griffe di Solomeo.
“Crediamo inoltre”, ha aggiunto Cucinelli, “che sia una scelta presa con senso di responsabilità verso quella strada intrapresa negli ultimi mesi che auspichiamo tutti, possa portarci al più presto a una normalità di vita e rapporti umani”.
Per Armani “la tutela della salute e della sicurezza di collaboratori e pubblico è ancora una volta prioritaria”
“Giorgio Armani comunica la cancellazione delle sfilate Emporio Armani e Giorgio Armani uomo autunno inverno 2022/23 e della sfilata alta moda Giorgio Armani Privé primavera estate 2022, previste nel mese di gennaio, rispettivamente durante la settimana della moda maschile di Milano e quella di Haute Couture parigina”, si legge, invece, nella nota di Armani. “La decisione è stata presa a malincuore dallo stilista, dopo un’attenta riflessione, in considerazione del peggioramento della situazione epidemiologica”. Per la griffe, quindi, pur essendo la sfilata “un momento fondamentale e insostituibile”, “la tutela della salute e della sicurezza di collaboratori e pubblico è ancora una volta prioritaria”.