Balenciaga sfilerà a New York il 21 maggio
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All'inizio di marzo, il fashion show parigino dell'etichetta ha ottenuto il plauso della stampa internazionale, che si è commossa per la scelta di una sfilata in omaggio all'Ucraina, invasa dai militari russi.
Gvasalia ha trasformato la sfilata parigina in un chiaro messaggio di solidarietà all’Ucraina. Agli ospiti e agli addetti ai lavori è stata donata una t-shirt con la bandiera ucraina. In un biglietto lo stilista di origine georgiana ha raccontato: "la guerra in Ucraina ha innescato il dolore di un trauma che portavo dentro di me dal 1993, quando accadde la stessa cosa nel mio paese natale e io divenni per sempre un rifugiato. Per sempre, perché è qualcosa che resta dentro di te. La paura, la disperazione, realizzare che nessuno ti vuole. Ma ho anche realizzato che cosa veramente conta nella vita, le cose più importanti, come la vita stessa, l’amore umano e la compassione. E’ per questo che lavorare alla sfilata questa settimana è stato così incredibilmente difficile per me. Perché in un tempo come questo la moda perde la sua rilevanza e il suo stesso diritto di esistere. La settimana della moda suona come un’assurdità. Ho pensato per un attimo di cancellare la sfilata a cui io e il mio team stavamo lavorando così duramente e non vedevamo l’ora di vivere. Ma poi ho realizzato che cancellare lo show avrebbe significato darla vinta, arrendersi al male che mi ha ferito così tanto per quasi 30 anni. Ho deciso che non posso più sacrificare parte di me a questa guerra dell’ego insensata e senza cuore".