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Belda Lloréns ed Ecolife: tre novità nel segmento dei filati sostenibili più innovatori

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Moda

Foto: per gentile concessione di Belda LLoréns

Belda Lloréns, azienda in prima linea nell’offerta di filati sostenibili con un’impronta climatica praticamente inesistente, continua a scommettere sull’innovazione. Il produttore spagnolo con più di 65 anni di storia e 65.000 m2 di impianti, è leader del settore nel segmento della filatura open-end. Con il suo marchio Ecolife, che l’anno scorso ha raggiunto la neutralità climatica, l’azienda offre prodotti sostenibili e riciclati certificati che consentono di risparmiare una grande quantità d’acqua, energia, plastica e CO2. Francisco Mataix, direttore esecutivo di Belda Lloréns, ci presenta le ultime novità.

Foto: per gentile concessione di Belda LLoréns

Qual è la tendenza che si può attualmente osservare nel mercato dei filati sostenibili?

Stiamo attraversando un periodo pieno di incertezze. I prezzi attuali sono sottoposti all’inflazione che colpisce il mercato a causa della situazione politica mondiale. Tuttavia, siamo anche testimoni dell’apice dell’economia circolare, come ci dimostra il riciclaggio “post consumer” che utilizziamo per i nostri filati. D’altro canto, sono sempre più i marchi e i consumatori che chiedono maggiore trasparenza e per tale motivo, garantiamo per ognuno dei nostri prodotti la tracciabilità dei filati lungo l’intera catena di fornitura tramite la tecnologia blockchain.

Quali sono le novità che presenterete quest’anno?

Lanciamo sul mercato tre novità: EHemp, EGec e EDenim.

EHemp è un filato ottenuto con il 30% di canapa e il 70% di cotone organico (o con il 70% di Tencel). Questa pianta richiede un utilizzo minimo di pesticidi, consuma pochissima acqua, è antimicrobica e assorbe dall’atmosfera 22 tonnellate di CO2. Oltre a proteggere dai raggi UV del sole, può essere coltivata su qualsiasi tipo di terreno. Si tratta senza dubbio di un materiale molto versatile ed estremamente sostenibile.

Foto: per gentile concessione di Belda LLoréns

Il filato EGec è composto al 50% da Good Earth Cotton, cotone che assorbe più CO2 di quanta ne emette e che viene tracciato con la tecnologia FibreTrace, e al 50% da cotone riciclato (o 50 % di Tencel). Per questo filato si utilizza il 20% in meno di acqua rispetto al cotone tradizionale.

Foto: per gentile concessione di Belda LLoréns

EDenim contiene il 50% di cotone organico e il 50% di cotone riciclato e di denim post-consumer. È disponibile in tre colori e non contiene coloranti, poiché il colore proviene dal denim riciclato post-consumer. Questo filato consente di ottenere il massimo risparmio di acqua (72%), di emissioni di CO2 (59%), di energia (56%) e di agenti chimici (99%).

Foto: per gentile concessione di Belda LLoréns

Quali marchi utilizzano i prodotti di Belda Lloréns ed Ecolife?

Tutti i nostri marchi richiedono trasparenza e tracciabilità lungo tutta la filiera, come nel caso ad esempio di Ecoalf, el Ganso, Blue Banana, Ganni, Diesel, Hugo Boss, Inditex, H&M, Decathlon, Lacoste o Kering.

Bisogna sottolineare che per noi essere sostenibili non è solo una questione di fibre o materiali, ma sta anche nel DNA dell'azienda conoscere, ad esempio, dove viene prodotto un filato, sotto quali condizioni lavorative e qual è l’impatto sull’ambiente.

Foto: per gentile concessione di Belda LLoréns

Quali sono i best seller di Ecolife?

Nel settore tessile, i nostri best-seller sono molto ricercati. Il nostro EPolycot è ottenuto da poliestere riciclato e cotone e consente un risparmio di acqua del 98%. EBestCotton, il cotone colorato (senza coloranti) più sostenibile del mercato, è diventato un elemento imprescindibile delle collezioni di molti marchi di moda. È composto da cotone organico (50%) e da cotone riciclato (50%). Inoltre, il colore dei suoi fili proviene dal cotone riciclato e consente di evitare quindi l’impiego di coloranti chimici. Offriamo anche ECotton, un filato ottenuto con il 60% di cotone riciclato e il 40% di cotone BCI. E la nostra EViscosa è stata la prima viscosa a ottenere le certificazioni GRS ed Ecovero.

Quali consigli dareste alle aziende tessili e di moda che desiderano realizzare delle collezioni in modo più etico e sostenibile?

Essere sostenibili non deve necessariamente comportare costi superiori. Questo è quello che direi alle aziende che hanno il coraggio di fare questo passo, perché nel settore non si può più tornare indietro. Dobbiamo seguire queste tendenze e acquisire una maggiore consapevolezza. Tuttavia, per modificare un tipo di produzione è necessario riorganizzare molte cose e vederle in modo nuovo. Nella produzione di capi d’abbigliamento sostenibili ci sono più limitazioni. È necessario dunque operare con un progetto ecologico alla mano e ovviamente con volumi più contenuti.

Be part of the change!

Ecolifebybelda.com

Contatto: emovement@beldallorens.com

Youtube Ecolife by Belda

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