Botto Giuseppe spa presenta il primo Rapporto di sostenibilità
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Il 22 aprile è la giornata della terra, nello stesso giorno Botto Giuseppe e Figli spa ha deciso di pubblicare il primo rapporto di sostenibilità: un documento che attesta i valori etici e di trasparenza tramandati dal 1876, anno di fondazione, si legge in una nota.
“Negli ultimi anni Botto Giuseppe e Figli spa ha concentrato ogni sforzo nella ricerca e nello sviluppo sostenibile in ogni ambito: prodotto, investimenti, politiche etiche sociali e ambientali. Investendo ingenti risorse in energie rinnovabili e attraverso il risparmio energetico abbiamo migliorato le nostre performance ambientali", ha spiegato Silvio Botto Poala, amministratore delegato di Botto Giuseppe spa.
"Abbiamo realizzato importanti collezioni con materie prime naturali, biodegradabili, tracciabili e lavorate con processi produttivi sostenibili. Oggi siamo continuamente alla ricerca di investimenti e innovazioni che ci permettano di ridurre l'impatto delle nostre produzioni sull'ambiente cercando di fare al meglio la nostra parte sulla riduzione dei gas serra e del cambiamento climatico", ha aggiunto Botto Poala.
In concreto, con l’energia che proviene al 100 per cento da fonti rinnovabili tutti i prodotti filati, tessuti e jersey, sono realizzati lungo la filiera completamente verticalizzata nei due stabilimenti di Vallemosso, in provincia di Biella, e Tarcento, in provincia di Udine.
Sul lato gestione rifiuti, uno degli obiettivi dell'azienda è azzerare il valore dei rifiuto inviati a smaltimento. Nel 2020 lo smaltimento è sceso ulteriormente del 2 per cento rispetto al 2019 poiché la società è riuscita ad aumentare la quantità di rifiuti inviati a recupero al 79 per cento.
Nel 2020 il consumo della risorsa idrica è diminuito del 25 per cento, il recupero e riutilizzo di acqua proveniente dai cicli di raffreddamento tintoriali è del 12,5 per cento.
Botto Giuseppe e Figli Spa si rivolge al mercato italiano e ai mercati stranieri come Usa, Giappone, Cina, Corea, Francia e Germania.
Foto: Botto Giuseppe e Figli, dall'ufficio stampa