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C.L.A.S.S.: tessuti intelligenti ed education

Scritto da FashionUnited

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Moda|INTERVISTA

Dopo una lunga carriera nella moda, James Mendolia era disilluso da un'industria che sembrava preoccuparsi poco dei rifiuti e delle ripercussioni di una assenza di sensibilità nei confronti dell'ambiente. Nella sua carriera dedicata allo sviluppo dei tessuti ha lavorato per Ralph Lauren, Barneys e per il produttore italiano Gft (che ha prodotto collezioni per Dior, Armani, Valentino). L'elemento comune in tutta la sua carriera è stato il costante legame con l'Italia, sia che stesse lavorando con le aziende made in Italy, sia che stesse collaborando con gli artigiani.

Così, quando ha deciso di fare qualcosa per affrontare i problemi del settore, ha deciso di collaborare con Giusy Bettoni che, a Milano, aveva dato vita all'iniziativa C.l.a.s.s., acronimo di Creativity lifestyle e sustainable synergy. C.l.a.s.s è una piattaforma worldwide (le sedi sono Milano, Copenhagen, Londra, Madrid e New York) e un network dedicato ai materiali e ai tessuti creati utilizzando tecnologie sostenibili. L'obiettivo era di presentare i nuovi progressi tecnologici del tessuto che sono dietro a Re.Verso, Bacx Roica, Ecotec e Newlife, nomi forse poco noti ma utilizzati da marchi come Gucci, Erdem e Maxmara.

La sostenibilità è passata di moda?

"Quando la mia strada si è incrociata con quella di Giusy entrambi abbiamo pensato ci doveva essere qualcosa che potevano fare. L'azienda è stata fondata nel 2007 da Bettoni che ha voluto che avesse un approccio progettuale centrato su individui simili con la capacità di sfidare i processi esistenti per generare cambiamento. La sostenibilità è una parola passata di moda; ora si parla di tessuti intelligenti.

È per questo che vi state avvicinando alle scuole, per trovare persone che la pensano così?

"Gli studenti hanno il potere di fare delle crociate per trovare tessuti intelligenti e quindi fanno da propulsori e mobilitano l'opinione pubblica. Sono i decisori del futuro. Gli studenti di oggi sono bravi a rimanere in contatto, formando comunità. Collaborano di più rispetto alle generazioni precedenti, che forse erano molto più competitive. Gli studenti sembrano avere istintivamente una maggiore consapevolezza di questi problemi, rispetto ai professionisti. Questo tipo di pensiero positivo è integrato nel loro Dna. Ma la nuova divisione di C.l.a.s.s., dedicata all'educazione parla non solo agli studenti, ma anche ai docenti, che forse sono nuovi a questo tipo di pensiero. Sono appena uscito dallo studio di New York di Kent State; e questa settimana vado alla Domus a Milano e alla Westminster a Londra.

Vi è sembrato logico quindi pensare un sistema educativo da sviluppare attraverso workshop?

Sì, il lancio ci sarà durante la settimana che va dall'11 al 15 luglio, quando ospiteremo una serie di workshop interattivi che comprendono lezioni e tour che illustreranno il ciclo di produzione tradizionale e nuove e responsabili pratiche di business presso le aziende e il loro riflesso sulla creatività. Questo programma sarà dedicato agli studenti e, a fine luglio, è in agenda un programma per i professionisti dell'industria. Informazioni e dettagli su C.l.a.s.s Education sono disponibili sul sito www.classecohub.org

L'articolo è estratto da un'intervista realizzata dal guest editor Jackie Mallon, che fa parte del corpo docente di diversi programmi di moda di New York ed è l'autore di Silk for the Feed Dog un romanzo ambientato nel settore della moda internazionale.


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Giusy Bettoni
james mendolia