Consumerismo crea un dipartimento Moda e sostenibilità

Consumerismo No Profit, associazione dei consumatori, ha lanciato un nuovo servizio per cittadini e imprese.

Consumerismo No Profit, associazione dei consumatori, ha lanciato un nuovo servizio per cittadini e imprese. Si tratta del dipartimento Moda e sostenibilità. “La moda rappresenta un fenomeno non soltanto psicologico e culturale, ma anche e soprattutto storico ed economico-sociale, poiché riguarda tutti gli individui", ha spiegato Silvia Dodi, avvocato e responsabile del dipartimento.

Le aziende della moda rappresentano in Italia la terza industria più importante, e per venire incontro alle nuove esigenze dei consumatori devono adottare strategie sempre più sostenibili, che rispettino l’ambiente e i lavoratori, spiega l'associazione in una nota.

“E’ noto, infatti, come l’inquinamento prodotto abbia reso il settore tessile-abbigliamento uno dei comparti più inquinanti, secondo solo a quello del petrolio: processi di tintura, stampa, finissaggio, consumo di acqua, inquinamento chimico, sono tutti fattori che interessano la moda e influiscono sull’ambiente", prosegue Dodi. "Infine, non si possono non considerare le condizioni di molti lavoratori del settore tessile, sia per quanto riguarda il lavoro minorile sia per quanto riguarda lo sfruttamento dei lavoratori nei Paesi in via di sviluppo”.

In concreto, il dipartimento Moda sostenibile si prefigge il compito di tutelare sia i consumatori, garantendo loro una maggiore trasparenza in fatto di tecniche di produzione dei capi di abbigliamento, sia le imprese virtuose, quelle cioè che si sono concretamente impegnate per rispettare ambiente e lavoratori.

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