Dal primo gennaio Smi cambia denominazione e diventa Confindustria Moda
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A un anno circa dalla scissione tra Confindustria Moda e Sistema moda Italia, che dallo scorso gennaio non è più parte della federazione cui aderivano Assocalzaturifici, Anfao (Associazione nazionale fabbricanti articoli ottici), Assopellettieri, Aip (Associazione italiana pellicceria) e Unic (Concerie italiane), sono state annunciate nuove denominazioni per le associazioni.
Nel dettaglio, a partire dal primo gennaio 2025, ci sarà Confindustria Accessori Moda che riunirà i comparti della filiera pelle (calzaturiero, pelletteria, pellicceria, concia) e Confindustria Moda, in rappresentanza del settore tessile, abbigliamento moda. Insomma, Sistema moda Italia diventerà Confindustria Moda e l'attuale presidente di Smi, Sergio Tamborini, ne assumerà la presidenza.
Sia Confindustria Moda, sia Confindustria Accessori Moda, avranno sede a Milano, al civico 3, di via Riva Villasanta. La riorganizzazione, spiega una nota, "si focalizza sui segmenti produttivi di riferimento, e vede Confindustria Accessori Moda riunire le associazioni rappresentative dei principali comparti della filiera pelle italiana e Confindustria Moda associare l’intera filiera del tessile, abbigliamento, moda, evolvendo dalla precedente denominazione di Sistema moda Italia".
Il sistema produttivo rappresentato dalle due federazioni genera nella sua totalità un turnover di quasi 100 miliardi euro, impiegando più di 500.000 lavoratori e lavoratrici e comprendendo più di 50.000 imprese. L'Italia, inoltre, è il primo esportatore di tessile, moda, accessori in Europa (e il secondo nel mondo dopo la Cina), con un saldo commerciale che nel 2023 ha superato i 26 miliardi di euro.
“Come neopresidente di Confindustria Accessori Moda, guardo con sincero ottimismo al futuro della federazione e delle imprese che rappresentiamo, nonostante la complessa congiuntura economica. Con rinnovato impegno, continueremo a supportare le aziende con un approccio mirato e specializzato, valorizzando i settori che incarnano il nostro know how. I comparti che oggi rappresentiamo sono motore di innovazione e creatività, pilastri essenziali del sistema moda, che completano e arricchiscono il settore dell’abbigliamento con un contributo insostituibile, rafforzando la sostenibilità dell’intera filiera”, ha detto Giovanna Ceolini, presidente di Confindustria Accessori Moda.
“Di fronte alle mutevoli dinamiche di mercato e a fattori geopolitici che necessitano di interventi mirati, si sottolinea oggi all’interno di un sistema che è traino dell’economia italiana nel mondo l’importanza della rappresentanza e della sinergia. Si tratta di elementi centrali per tutelare le istanze del settore, in particolare con riferimento alla trasparenza della filiera, alla certezza del diritto, alla formazione e alle azioni sui mercati internazionali, temi che già vedono le due associazioni agire di concerto su importanti tavoli istituzionali. A sostegno delle aziende della filiera del tessile-abbigliamento in Europa proseguirà immutato il nostro impegno nella gestione della complessa transizione sostenibile che si prospetta e nell’affrontare le nuove sfide che i nuovi assetti internazionali stanno prospettando per il settore”, ha aggiunto Sergio Tamborini, presidente di Sistema moda Italia che, dal primo gennaio, si trasformerà, appunto, in Confindustria Moda.