Debutta a Pitti Uomo la capsule collection Arthur Arbesser x Baldinini
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L’azienda romagnola Baldinini ha presentato a Pitti Uomo, kermesse che chiude i battenti oggi, a Firenze, la capsule collection con Arthur Arbesser. La collaborazione con lo stilista austriaco alla guida del brand omonimo “testimonia l’evoluzione dell’azienda di calzature e accessori basata nel distretto romagnolo di San Mauro Pascoli”, ha spiegato il management del marchio.
La capsule si compone di cinque modelli da uomo e altrettanti da donna che rendono omaggio all’heritage di Baldinini con un twist contemporaneo. Mocassini, stringate, tronchetti d’ispirazione texana decorati da grafismi bianchi e neri e boot dalle fantasie optical potranno conquistare non solo i clienti più affezionati dell’azienda, ma anche una new generation di consumatori in tutto il mondo. Punto di partenza della collezione, le stampe: un quadretto multicolor e un disegno astratto in black and white, che tratteggia le atmosfere degli anni Settanta, dando vita alla base in cavallino bianca. Il piccolo scacco viene riletto in maniera giocosa e meno severa, grazie all’alternanza vibrante dei colori, mai troppo accesi ma sempre in armonia tra loro, mentre la stampa nera che ricorda le macchie d’inchiostro diventa una tela grafica su tronchetti dal tacco texano. La pelle metallizzata a specchio e il camoscio rendono unica la varietà dei modelli dalle sneaker e le stringate con suola carrarmato, passando per gli stivaletti con tacco texano fino ai boots eleganti e alle décolleté dal tacco alto.
Il marchio ha operato anche un restyling del logo, in linea con la visione internazionale. Il percorso legato all’immagine e alla strategia di business si rafforzerà ulteriormente nel 2022, con un evento durante Milano donna in agenda a settembre.
“Ho iniziato questo progetto con grande entusiasmo e curiosità. Volevo trovare un equilibrio tra l’energia del colore e della grafica che mi caratterizzano e l’eleganza delle collezioni Baldinini. Avevo come solida base l’expertise per cui l’azienda riminese è famosa a livello mondiale. È stato un processo naturale quindi traslare il nostro know how nelle stampe su un progetto che va di pari passo all’abbigliamento, come può essere, appunto, la calzatura”, ha commentato Arthur Arbesser, alla guida del brand omonimo.