Dietro le quinte: come è la realtà di un influencer della moda

Nel mondo della moda in continua evoluzione, gli influencer sono diventati i nuovi trendsetter. Ma cosa serve per essere un fashion influencer? Un'intervista sincera con Dody van den Bos, influencer con oltre 15.000 follower su Instagram e Tiktok, rivela le intricate dinamiche, le sfide e il brivido di lavorare in questo settore dal ritmo incalzante.

Inizi casuali

La maggior parte delle persone potrebbe pensare che il percorso per diventare un influencer della moda sia attentamente pianificato, ma in realtà può essere imprevedibile come il settore stesso. Per Dody il percorso è iniziato un po' per caso, durante la pandemia da Covid-19. Annoiato a casa, ha iniziato a postare online ispirazioni di outfit. Non sapeva che questi post avrebbero attirato l'attenzione delle "persone giuste", portandolo su un percorso di carriera inaspettato.

L'eccitazione e l'imprevedibilità

Uno degli aspetti più allettanti dell'essere un fashion influencer è la spontaneità del lavoro. A differenza di un lavoro tradizionale dalle 9 alle 17, in cui ruoli e responsabilità sono chiaramente definiti, essere un fashion influencer significa abbracciare la casualità. Che si tratti di incontrare persone diverse nel settore oppure di impegnarsi in vari tipi di attività, ogni giorno è un'esperienza unica.

Una giornata in una vita "non così media"

Abbiamo chiesto a Dody come si svolge una giornata lavorativa media, e non c'è da sorprendersi che il lavoro sia sfaccettato e in continua evoluzione. Per esempio, in una giornata potrebbe trascorrere il tempo a scovare le location perfette per i servizi fotografici, un'altra a visitare i negozi per generare nuovi contenuti e un'altra ancora a fare brainstorming e a pianificare i post futuri con i colleghi influencer.

Il rovescio della medaglia: le sfide

Contrariamente a quanto si possa immaginare: non è tutto sfarzo e glamour. La velocità a rotta di collo dell'industria della moda comporta una costante pressione all'innovazione. La durata dei contenuti è spesso estremamente breve: un video che oggi diventa virale potrebbe essere dimenticato domani. Questa incessante richiesta di novità può portare all'esaurimento creativo e alla stanchezza mentale.

Desiderio di cambiamento

Quando gli è stato chiesto cosa cambierebbe nel suo lavoro o nel settore, Dody ha sottolineato la natura transitoria dei contenuti online. Ha espresso il desiderio che il pubblico abbia tempi di attenzione più lunghi e che apprezzi maggiormente il lavoro che viene svolto nella creazione dei contenuti.

## Partnership con i marchi e stabilità finanziaria La scelta dei marchi con cui collaborare è spesso un processo organico, guidato dallo stile personale e da considerazioni etiche. Per Dody, la scelta di marchi come Aime Leon Dore o Celine significa allinearsi alla sua filosofia di moda. La sostenibilità finanziaria in questa carriera è imprevedibile ma realizzabile nel caso di Dody, che di recente si è reso conto di potersi mantenere da solo grazie alle sue attività legate al mondo della moda.

Perle di saggezza

A coloro che aspirano a seguire le sue orme, Dody offre un consiglio semplice ma potente: “rimanete autentici. In un mondo traboccante di tendenze, l’originalità è il bene più prezioso”.

Il futuro

Per quanto riguarda il futuro, Van den Bos sta contemplando un passaggio dietro le quinte, magari lavorando con agenzie creative o diventando uno stilista. Lo vede come un modo per evolversi all'interno del settore sfruttando al tempo stesso le sue competenze e la sua rete esistente.

In conclusione, essere un influencer di moda è una carriera piena di contrasti: emozionante ma impegnativa, gratificante ma estenuante. Mentre i social media continuano a rimodellare il panorama della moda, gli influencer restano in prima linea, stabilendo tendenze e spingendo oltre i confini, il tutto mentre navigano nelle complessità della fama online e dell’attenzione transitoria.

Pubblicato originariamente su fashionunited.com, tradotto per fashionunited.it da Isabella Naef