Digital competitive map 2018: Gucci al primo posto
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Gucci è il brand che a livello internazionale conquista la leadership digitale della Digital Competitive map 2018, raggiungendo Burberry. Il marchio che fa capo al gruppo Kering è tallonato da Valentino, da Louis Vuitton, da Fendi e da Cartier.
Digital strategic reach: Burberry mantiene la sua posizione di leadership e Dolce&Gabbana si attesta al terzo posto
Sono questi i risultati della VI edizione della Digital competitive map 2018, ricerca realizzata da Contactlab, azienda attiva in soluzioni di digital marketing multicanale ed Exane Bnp Paribas, il ramo del gruppo bancario francese dedicato agli investimenti finanziari, che misura il livello di cross-canalità e di digitalizzazione dell’offerta di 34 marchi di moda e lusso internazionali, due in più rispetto al report del 2017, con l’ingresso di Chloè e Miu Miu.
In questa edizione dell'indagine è evidente che le etichette italiane del lusso abbiano fatto molta strada in materia di digitalizzazione e abbiano recuperato competitività a livello mondiale. Lo scorso anno solo Gucci e Fendi si attestavano nel novero dei brand che si distinguono per una strategia di innovazione digitale più efficace, nel 2018 altri 4 brand italiani hanno raggiunto le posizioni di vertice nella Top10: Zegna, Bulgari, Bottega Veneta, Valentino.
Come spiega Contactlab in una nota la Digital competitive map ha tenuto conto di 19 criteri, uno in più rispetto allo scorso anno con la suddivisione dello “shopping online” in “attrattività e facilità d’uso” e “pagamenti”.
La ricerca ha analizzato 178 parametri (rispetto ai 146 del 2017) sugli assi dello “strategic reach” a livello globale (ovvero il grado di localizzazione raggiunto dalle diverse aziende: Paesi in cui è presente il sito ecommerce del brand, aggiunta di nuove lingue in cui è disponibile il sito, lingue e contenuti delle e-mail e utilizzo dei social locali) e “customer experience” con focus sugli Stati Uniti.
"Se i brand del lusso hanno raggiunto buoni risultati per quanto riguarda l’architettura ed efficacia dei siti web, l’apertura di canali ecommerce diretti e indiretti, il sistema di marketing diretto via email e la localizzazione dei social nei Paesi, emerge come ci sia ancora necessità di migliorare le performance nei seguenti settori: opzioni di consegna, servizi di cross-canalità, metodi di pagamento online, estensione delle categorie di prodotto sul web, consulenza di stile e condivisione social sui nuovi canali di messaggistica evoluta come WeChat e WhatsApp", si legge nella nota.
Analizzando l’asse delle ordinate, dedicato alla “Digital strategic reach”, Burberry mantiene la sua posizione di leadership. Gucci quasi lo raggiunge anche grazie all’apertura in Cina e all’ampliamento dell’offerta online anche in categorie di prodotto non core come gli accessori casa, mentre Dolce&Gabbana si attesta al terzo posto grazie a un efficace sviluppo della strategia social a livello globale, in particolare su Instagram e sul russo Vk.
Per quanto concerne l’asse delle ascisse, Gucci e Louis Vuitton guidano la classifica dei brand che offrono la migliore “Digital customer experience”, mentre Burberry e Cartier si posizionano al secondo e terzo posto.
“Il passaggio all’omnicanalità, vale a dire la capacità di un brand di tenere il contatto col cliente nei suoi diversi percorsi e mezzi con cui si interfaccia con esso, è sicuramente uno degli aspetti su cui hanno maggiormente lavorato i brand che hanno fatto più passi in avanti nella classifica globale, mostrando uno sforzo logistico non indifferente”, ha sotttolineato Marco Pozzi, senior advisor di Contactlab.
Foto: Dolce&Gabbana website