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Dimensione aziendale decisiva per la sostenibilità

Scritto da FashionUnited

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“Siamo convinti che la tecnologia e l’innovazione possano dare un contributo fondamentale per velocizzare il percorso verso la sostenibilità e l’economia circolare. In particolare, la digitalizzazione dei processi e la presenza di dati sono una base fondamentale per poter prendere decisioni più consapevoli e real time, ridurre sovrapproduzione e quindi prodotti invenduti e ottimizzare l’utilizzo delle risorse lungo tutta la supply chain", cosi Giusy Cannone, managing director di Fta, Fashion Technology Accelerator, ha aperto il convegno “Ripensare la sostenibilità nel fashion”, che si è tenuto la settimana scorsa a Milano.

L'evento è stato organizzato da Fashion Technology Accelerator in partnership con Qvc Italia, Intesa Sanpaolo e Miroglio Textile.

“Credo che l’innovazione abbia un ruolo chiave nell’affrontare un tema così complesso come quello della sostenibilità, in particolare nel settore tessile che è uno dei settori più antichi dell’industria italiana. Miroglio Textile sta investendo molto nell’innovazione tecnologica con l’obiettivo di rivedere i propri processi produttivi per renderli sempre più efficienti e quindi sostenibili", ha sottolineato Giuseppe Miroglio, chairman del Gruppo Miroglio.

Da una ricerca di The Boston Consulting Group è emerso poi che la dimensione aziendale è un fattore decisivo per la sostenibilità, ovvero sono le aziende più grandi che più facilmente si pongono degli obiettivi aziendali legati a questo tema. "Le aziende posizionate su segmenti più alti dal premium al luxury sono quelle che si posizionano meglio. Un altro elemento è la collocazione dell’azienda nei diversi settori della value chain: le aree a oggi più virtuose, in cui diverse iniziative sono state attuate sono la lavorazione dei materiali, la produzione e il trasporto; l’area meno virtuosa è quella della gestione del fine vita degli indumenti", ha spiegato Sebastian Boger, partner and managing director di The Boston Consulting Group.

Numeri alla mano, a livello di strategia aziendale, secondo la ricerca di Bcg, sebbene l’80 percento delle aziende dichiari di avere degli obiettivi legati alla sostenibilità, solo nel 30 percento delle aziende questi sono effettivamente inglobati come principi guida per prendere le decisioni aziendali, e solo nel 25 percento delle imprese i target di sostenibilità sono riflessi negli incentivi individuali legati alla remunerazione delle persone. Emerge dunque che ci sia ancora molto da fare per fare in modo che i target di sostenibilità possano davvero guidare le decisioni sia strategiche che operative delle aziende.

Foto: Giusy Cannone, credit Fta press office

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