Donatella Versace vorrebbe il guardaroba di Marlene Dietrich
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In attesa che si sappia qualcosa in più sul presunto deal tra il Gruppo Prada e Capri Holdings per la vendita, da parte di quest'ultmo, di Prada, Donatella Versace, che ha portato in passerella, a Milano, venerdì, la collezione fall winter 25, ha raccontato desideri, ispirazioni e sogni ad Anna Wintour, global chief content officer di Condé Nast e global editorial director di Vogue. L'occasione è stata la presentazione, alla Triennale di Milano, del libro Il sogno, edito da Condé Nast (350 pagine, 65 euro). Il volume raccoglie le immagini iconiche della storia del magazine dal 1988 a oggi, firmate dai fotografi che ne hanno forgiato il patrimonio visivo.
Alla domanda di Anna Wintour, se in questo momento molto sismico per la moda la creatività venga messa in secondo piano, Versace ha risposto "penso che la moda sia creatività e la creatività sia istinto". La stilista della griffe della Medusa ha risposto anche ad alcune domande che le sono state poste da colleghi designer.
Interessante la domanda dell'ex direttore creativo di Gucci, Sabato De Sarno, che ha chiesto cosa avrebbe ispirato Gianni Versace oggi. "Lui andava sempre a teatro, era un uomo di cultura. Conosceva sempre gli artisti di cui nessuno sapeva l'esistenza. Penso che oggi gli piacerebbe molto Jeff Koons", ha affermato Donatella Versace. A Luise Trotter (oggi alla guida creativa di Bottega Veneta), che ha chiesto "se potessi scambiare il guardaroba con chi lo scambieresti?", la stilista ha risposto: Marlene Dietrich.
"Nei libri, nelle città, soprattutto nelle nuove generazioni, mi affascina come abbinano i vestiti. Non intendo i designer, ma proprio le persone normali. Se non possono comprarsi nuovi vestiti, mixano quelli che hanno in modi incredibili", ha, invece, raccontato Donatella Versace a proposito delle fonti della sua ispirazione.