DressYouCan investe sul fashion renting per le spose
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I dati parlano chiaro: è in crescita il fenomeno del noleggio dei vestiti e del cosiddetto "second hand", ossia l'acquisto di abiti di seconda mano e, in qualche caso, anche l'affitto degli stessi. A intercettare questa tendenza, anni fa, sono stati in molti e alcuni di questi, oggi, sono i big dell'ecommerce di questa nicchia del settore dell'abbigliamento e accessori. Tra questi, in Italia, figura anche DressYouCan, azienda fondata da Caterina Maestro. La società, che nel 2018 aprì una sezione dedicata alla sposa, facendo debuttare l'abito bianco nel mercato della sharing economy, ieri ha lanciato “Yes i do”, progetto che non solo porta in Italia il trend del noleggio di abiti da sposa di lusso ma permetterà di trovare in un unico luogo tutti i professionisti necessari per la cerimonia nuziale.
Il costo dell'affitto dell'abito da sposa va dai 294 ai 394 euro. DressYouCan si occupa della spedizione, del ritiro e della tintoria.
Nel 2023 il fashion renting varrà la cifra di 1,9 miliardi di dollari
Tra le clienti, assicurano dall'atelier milanese della società, in corso di Porta Ticinese, donne che desiderano dire sì con un abito di lusso ma preferiscono investire i soldi dell'acquisto del vestito in altro, signore al secondo matrimonio e, in qualche caso, ritardatarie e indecise che, a due settimane dalle nozze, non hanno ancora scelto l'outfit.
Il costo dell'affitto dell'abito da sposa va dai 294 ai 394 euro
Negli ultimi tempi, inoltre, in molte si stanno accostando al noleggio per favorire la sostenibilità, l'economia circolare e le "buone pratiche di riciclo".
Numeri alla mano, come anticipato, il mercato del second hand è sempre più forte come emerso lo scorso aprile, nel corso dell'Altagamma consumer and retail insight. Nello specifico il True-luxury global consumer Insight, realizzato da Boston Consulting Group, ha evidenziato che il Il mercato di seconda mano vale ormai 22 miliardi, ed è trainato dalle piattaforme digitali. Il fenomeno è in decisa crescita (+ 12 per cento annuo) tra i consumatori top, con il 60 per cento di loro interessato all’acquisto di prodotti usati, per via del rapporto qualità prezzo e per la ricerca di articoli sold-out, di limited edition e di oggetti vintage.
Accanto a questa tendenza si va rafforzando anche il fenomeno del fashion renting. A guidare la crescita del fashion renting è soprattutto il noleggio online che secondo Allied Market Research (società di ricerca con sedi a Londra, a Singapore, Hong Kong, Brasile, India) nel 2023 varrà la cifra record di 1,9 miliardi di dollari. Un trend confermato da uno studio di Espresso Communication per DressYouCan, su oltre 30 testate internazionali dedicate a tendenze e attualità con il coinvolgimento di un panel di esperti tra docenti universitari e influencer per indagare sulle nuove abitudini fashion degli italiani.
"Con il fashion renting chiunque può realizzare il desiderio d’indossare capi d’alta moda per un’occasione speciale", ha sottolineato Caterina Maestro, " o semplicemente risolvere il quotidiano problema dell’outfit da ufficio, affidandosi completamente alle competenze di esperte fashion renter".
Da ieri, inoltre, con “Yes I do”, le clienti possono trovare in un unico spazio tutti i professionisti di cui hanno bisogno le future spose per organizzare un matrimonio unico in ogni dettaglio. “A scegliere il fashion renting per il giorno del sì sono soprattutto donne che prestano particolare attenzione alle scelte consapevoli, che decidono di non acquistare un vestito che verrà indossato una sola volta nella vita. Grazie al nostro servizio, inoltre, le spose possono ricevere l’abito sul luogo della cerimonia, in tutta comodità, con un processo semplice e veloce. Con “Yes i do” vogliamo rendere ancor più facile la vita alle donne che stanno per fare il grande passo e offrire loro un’esperienza a 360 gradi”.
Nel dettaglio le future spose troveranno un wedding team che le aiuterà a trovare il vestito bianco perfetto, il wedding photographer, il flower designer, gli esperti di bomboniere, le insegnanti di wedding yoga, la make up artist. Possono essere inseriti all'interno dell'appuntamento servizi personalizzati come, per esempio, la consulenza d'immagine.
Foto: DressYouCan, dall'ufficio stampa