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E-p summit premia le startup attive nel riciclo e nella circolarità dei prodotti

Scritto da Isabella Naef

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Moda
E-p summit, l'edizione conclusa ieri Credits: FashionUnited
Si è concluso ieri, alla Stazione Leopolda di Firenze, E-p summit, l’appuntamento di Pitti Immagine dedicato ai rapporti tra moda e mondo digitale. Intelligenza artificiale e supply chain sono stati alcuni dei temi caldi affrontati nel corso delle due giornate.

Zerow è stata la vincitrice dell'E-p summit innovation award

La startup Zerow è stata la vincitrice dell'E-p summit innovation award, che ha messo in palio 5mila euro, mentre la società Cloov ha vinto l'Unicredit start lab. Zerow è una piattaforma business to business nata per permettere ai produttori della moda di vendere, donare e riciclare materiali in eccesso e scarti a brand del settore, misurando e riducendo il loro impatto ambientale. "Siamo online da settembre 2023, ma lavoriamo già da tempo nella ricerca di materiali e abbiamo un laboratorio di upcycling a Scandicci che si chiama Zero Lab", hanno detto a FashionUnited, i fondatori di Zerow, Gabriele Rorandelli e Alessio Troisi. "Zerow è nato dalla volontà di guidare un cambiamento sostenibile nell’industria della moda. Abbiamo creato uno spazio in cui le aziende possono scambiarsi materiali recuperati di alta qualità, promuovendo una filiera moda più responsabile e consapevole. Ogni scambio è un passo verso un settore che abbraccia l’innovazione e la sostenibilità", hanno aggiunto Rorandelli e Troisi.

Cloov ha sviluppato una soluzione che promuove la circolarità, consentendo a brand e retailer di lanciare una piattaforma rental e di vendita second hand brandizzata per ottimizzare il valore di stock invenduto, resi o articoli difettosi.

Lo stand della startup Zerow Credits: Fashionunited
Tra le altre startup selezionate figura Brandplane che offre alle aziende di qualsiasi dimensione, supporto completo per le loro attività di content marketing: dall'ideazione della strategia all’aggregazione, gestione e distribuzione dei contenuti, fino all'analisi e alla reportistica.

La startup Fashionchain, invece, è un archivio per contenuti di lusso legati alla storia della moda: oggetti o contenuti di valore nel mondo reale, come bozzetti, foto, copertine di riviste, interviste, video e altro ancora, diventano Nft da collezione nel mondo digitale.

La startup Indigo.Ai permette alle aziende di generare facilmente chatbot che ascoltano, scrivono e imparano come esseri umani in più di 120 lingue per migliorare la customer experience, rendere i processi più efficienti e aumentare le vendite. La società Proke, anche essa presente alla Leopolda di Firenze, propone un servizio di presa misure a distanza per la realizzazione di abiti su misura. Attraverso una tuta e una app, la startup, fondata da Paola Griggio, garantisce misurazioni precise e consistenti che possono essere utilizzate per modificare automaticamente i cartamodelli in Cad.

Wewear è un tool di virtual fitting, dalla raccomandazione taglia al virtual try-on fino alla creazione di un avatar 3D full-body del consumatore in negozio o online, per ridurre i resi, migliorare l’esperienza del cliente e aumentare la brand loyalty.

“La principale opportunità offerta dalla call e dal confronto finale a tutti i finalisti consiste proprio nella possibilità per le startup di presentare queste applicazioni a un pubblico molto qualificato, sul piano operativo come su quello teorico", hanno sottolineato Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, e Rinaldo Rinaldi, direttore scientifico del summit.

Supply chain e intelligenza artificiale all'ordine del giorno per i marchi della moda

Tra i temi affrontati durante i due giorni del summit, anche la governance delle supply chain: dalla digitalizzazione del tessuto alla comunicazione, dalla gestione del magazzino al negozio. "Bisogna cercare di cambiare il paradigma del dato", ha sottolineato Iacopo Cricelli, ceo di Data Life, società che ha messo a punto Pinko Brain, il motore Ai di Pinko. Basato sia su Ai generativa, sia su Ai predittiva, il sistema, tra le altre cose, è uno strumento affidabile di previsione delle vendite che consente di prevedere l'andamento delle vendite di settimana in settimana.

"La domanda è: come posso riassortimento al meglio?", ha spiegato Alessandra Decaneto, head of data science and data analyst di Pinko. La soluzione, lato intelligenza artificiale predittiva offre, tra l'altro, un modello di previsione e classificazione dei cluster dei clienti attivi a partire da variabili anagrafiche e comportamenti d'acquisto. Vendita e supply chain, ma anche opportunità di marketing e di interazione con i vari target sono stati tra i temi caldi del summit.

Come ha spiegato Roberto Acquaviva, industry director fashion consumer packaged goods ecommerce e travel, di Meta, "le tecnologie influenzano i rapporti con le persone e in Meta i prodotti hanno la possibilità di raggiungere milioni di persone. Si stanno creando esperienze sociali che sono sempre più immersive, si stanno sviluppando modelli con assistenti di intelligenza artificiale", ha aggiunto il manager sottolineando le molteplicità di sviluppo offerte dall'intelligenza artificiale generativa.

L'intervento di Pinko Credits: FashionUnited
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