Ebay: la generazione Z guida le vendite della moda di seconda mano
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Il marketplace online Ebay ha rilasciato il suo primo "Recommerce Report" compresi i dati dal Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Germania e Francia. Dal report emerge che i consumatori della cosiddetta Generazione Z, ossia quella che identifica la generazione che segue ai Millennials, circoscritta da metà degli anni '90 fino al 2010, sta guidando l'aumento delle vendite di seconda mano.
Sette persone su dieci hanno iniziato a vendere beni usati per ottenere un fatturato aggiuntivo; un terzo, invece, per spingere la sostenibilità e ottenere benefici ambientali
Il rapporto rivela che quasi sette su 10 (67 per cento) dei venditori di Ebay Uk hanno detto che hanno iniziato a vendere beni usati nell'ultimo anno per ottenere un fatturato aggiuntivo, mentre un terzo dei venditori ha affermato che è stato per la sostenibilità e i benefici ambientali.
La generazione Z sta guidando il trend dell'usato, ha specificato, nel dettaglio, l'etailer, con l'81 per cento dei giovani tra i 16 e i 24 anni che affermano che l'acquisto dell'usato è diventato "più comune" nell'ultimo anno. Emma Grant, responsabile del "pre-loved" presso Ebay Uk, ha sottolineato, in una nota: "c'è un grande appetito per il pre-loved che ha subito una accelerazione notevole durante la pandemia. È una vittoria per i clienti, in quanto non solo aiuta ad alleggerire il carico sul portafoglio, ma comporta un ulteriore vantaggio: contribuire ad un pianeta più sano".
Nel Regno Unito, l'etailer afferma che nel 2020 sono stati fatti tre acquisti di capi di seconda mano ogni secondo, con oltre sette milioni di oggetti usati venduti nel solo mese di gennaio, e che la vendita di abbigliamento ed elettronica "pre-loved" ha conservato altre 720.000 tonnellate metriche di emissioni di carbonio lo scorso anno.
L'azienda ha aggiunto che i clienti sanno che la sostenibilità è un aspetto importante dell'acquisto e della vendita dell'usato, con il 39 per cento dei venditori tedeschi che dicono di vendere oggetti usati in ragione del loro impatto ambientale positivo. Una parte dei venditori in tutto il mondo ha condiviso questa tendenza: il 34 per cento in Francia, 32 per cento nel Regno Unito, 16 per cento negli Stati Uniti e 14 per cento in Canada.
Il rapporto ha anche aggiunto che se gli intervistati non vendessero su Ebay, la maggior parte dei venditori ha detto che donerebbe i propri oggetti, mentre l'opzione successiva negli Stati Uniti, Regno Unito e Germania sarebbe quella di smaltirli.
"Il recommerce gioca un ruolo integrale e spesso sottoutilizzato nella transizione verso un'economia sostenibile e circolare", ha spiegato Lauren Phipps, analista senior di GreenBiz nel Recommerce report. "Estendere la vita utile dei prodotti diminuisce significativamente l'impronta di carbonio del consumo, in più, gli acquirenti risparmiano denaro e si sentono bene nel fare acquisti più attenti all'ambiente".
Articolo originariamente pubblicato sull'edizione inglese da Danielle Wightman-Stone, tradotto e riadattato da Isabella Naef per fashionunited.it
Foto: Pexels di Karolina Grabowska