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Emergenza coronavirus: la fashion week sfila a porte chiuse, cancellati Mido e Filo

Scritto da Isabella Naef

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Moda

Le misure per contrastare il coronavirus hanno bloccato gli ultimi due giorni della fashion week, partita martedì 18 febbraio: molti i marchi, Giorgio Armani per primo, che hanno deciso di sfilare a porte chiuse e di trasmettere in streaming la sfilata; diverse le fiere cancellate come Mido e Filo.

Il primo a decidere di sfilare a porte chiuse è stato Giorgio Armani

Fino a venerdì sera la situazione era piuttosto tranquilla, anche se sicuramente gli operatori presenti a Milano per assistere alla fashion week erano in un numero inferiore rispetto alle precedenti edizioni, poi, da sabato, il clima si è fatto più teso, l'allarme coronavirus, con i primi casi accertati in Lombardia, ha preso il sopravvento e sono arrivati i anche i provvedimenti a livello regionale che hanno imposto uno stop alle manifestazioni pubbliche.

Cancellati Mido e Filo

Tant'è che dopo Armani che sabato mattina, con una mail, ha comunicato che la sfilata si sarebbe tenuta a porte chiuse, anche Laura Biagiotti, ha fatto sapere, con una nota, che la sfilata della collezione autunno inverno 2020-21, prevista per il 23 febbraio, si sarebbe svolta a porte chiuse.

TheOne ha registrato un calo di visitatori del 35 per cento

"La decisione è stata presa in seguito all'aggravarsi della situazione relativa al Coronavirus nel nostro Paese con il fine di non esporre gli invitati a rischi", si legge nella nota di Lavinia Biagiotti Cigna.

Ieri, nel pomeriggio è arrivato anche il comunicato di Camera della moda relativo alle misure precauzionali legate al coronavirus.

"Camera nazionale della moda italiana comunica che il penultimo giorno della Milano fashion week si è svolto nella sua completezza: alcuni brand hanno deciso di sfilare a porte chiuse, altri hanno deciso di mantenere la sfilata aperta , ma solo per un numero limitato di addetti ai lavori per consentire ai brand di non perdere il lavoro portato avanti in questi mesi", si legge.

Con vicinanza alle persone colpite in questo momento, Cnmi annuncia la cancellazione dell’evento "Camera nazionale della moda italiana e Camera buyer Italia- Fashion Hub awarding event", previsto per stasera (domenica 23, ndr) e dell'evento "Fashion Hub and Emerging Designers Market Day", previsto per domani (oggi, 24 febbraio).

Allo stesso modo le sfilate in calendario per oggi, lunedì 24, Atsushi Nakashima e Alexandra Moura, si svolgeranno a porte chiuse e saranno trasmesse in live sul sito di Camera della moda e sui profili social media di Cnmi proseguiranno il racconto anche degli eventi svoltisi a porte chiuse.

Annullata anche la 50esima edizione di Mido, la fiera dell'occhialeria che sarebbe dovuta partire il 29 febbraio. "Il consiglio di amministrazione di Mido, la più importante manifestazione nel settore dell’eyewear a livello mondiale, si è riunito per decidere e definire le strategie per far fronte alla crisi causata dall’emergenza Covid-19, in relazione alla fiera in programma dal 29 febbraio al 2 marzo prossimi. L’organizzazione di Mido annuncia la decisione presa nell’ambito del consiglio di amministrazione straordinario, di posticipare l’edizione 2020 tra fine e maggio e la prima metà di giugno", spiega il comunicato.

"E’ una decisione presa nel rispetto della gravità della situazione attuale e in risposta ai nostri espositori e visitatori" ha commentato Giovanni Vitaloni, presidente di Mido. L’evoluzione della crisi sanitaria in atto nel nostro paese non ci ha lasciato alcun dubbio nella determinante scelta di posticipare l’edizione 2020 di Mido. Abbiamo prontamente definito e individuato un periodo dell’anno che andasse incontro alle esigenze del settore dell’eyewear italiano e internazionale", ha spiegato il management.

Cancellata la 53a edizione di Filo, prevista per giovedì 27 e venerdì 28 febbraio 2020 al MiCo - Milano Convention Center.

"La decisione è motivata dalla gravità dell’emergenza relativa al virus Covid-19, confermata dai recenti provvedimenti delle autorità pubbliche e, in particolare, dalla ordinanza di Regione Lombardia di domenica 23 febbraio 2020, firmata dal presidente Attilio Fontana e dal ministro della Salute Roberto Speranza. L’ordinanza prevede la “sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato” e dunque rende oggettivamente impossibile lo svolgersi della 53a edizione di Filo".

"La rapida, ed estremamente critica, evoluzione dell’emergenza sanitaria nel Nord Italia, e in particolare in regione Lombardia, ha reso necessaria questa decisione, determinata da ragioni di forza maggiore, nonché di tutela dell’incolumità degli stessi espositori e visitatori, dei loro collaboratori e delle loro famiglie", ha sottolineato il management della kermesse nella nota.

Per le fiere che si sono svolte in questi giorni, inoltre, le ripercussioni dell'allarme coronavirus, e dei primi contagi anche in Italia, sono state ragguardevoli.

L'edizione 2020 di TheOneMilano ha chiuso in un clima di timore. Come ha raccontato Norberto Albertalli presidente della manifestazione, "la nostra manifestazione ha da anni evidenziato come mercato di consolidamento e sviluppo l’area asiatica: ovviamente i buyer di Cina, Giappone, Corea e Russia hanno avuto difficoltà. La notizia di contagi in Lombardia e vicino a Milano ha determinato una débâcle di ingressi proprio nel fine settimana, momento per noi normalmente di incremento”.

“Questa situazione" ha continuato Albertalli , "ha fatto purtroppo registrare flessioni anche dai Paesi europei come Germania, Francia, Grecia e Spagna. Il risultato di chiusura è -35 per cento sulla passata edizione: un risultato che certamente non premia il tanto lavoro fatto proprio su un’edizione dalle grandi aspettative”.

Foto: Giorgio Armani autunno inverno 20-21, dall'ufficio stampa, TheOne, dall'ufficio stampa

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