Emporio Armani sfila con tanta emozione e una collezione da "ritorno in città"
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Si è svolta ieri, terzo giorno di fashion week, a Milano, la sfilata di Emporio Armani. Il primo fashion show della maison dopo la scomparsa di Giorgio Armani, avvenuta il 4 settembre. Tanta emozione, sia da parte degli ospiti, sia del management, in molti non sono riusciti a trattenere le lacrime. A chiudere la sfilata, tutte le modelle in passerella che hanno applaudito in segno di omaggio allo stilista. Silvana Armani, la nipote di Giorgio Armani che, con lui, ha sempre seguito la linea donna è uscita nel finale, a salutare.
Pantaleo Dell’Orco, erede designato da Giorgio Armani, si è affacciato solo un secondo da una porta laterale.
In passerella, per la collezione Emporio Armani per la primavera estate 26, l'ultima disegnata dal Signor Armani, capi sporty chic, fluidi, leggeri. Capi nati dal desiderio di catturare l'impulso e il sentimento mutevole che accompagna il ritorno in città dopo un viaggio. In quel breve momento, prima che i ricordi scoloriscano, il quotidiano si tinge di forme e motivi che arrivano da lontano.
Ritorni è il titolo della collezione che ha portato in passerella miniabiti, pantaloni e gilet di nylon nero, portati su t-shirt trasparenti ricoperte di paillettes. Camicie, jumpsuit, gilet lunghi. Cuffie di rafia crochet, sacche nomadi, sandali piatti dalle punte pronunciate sono tutti richiami a un altrove che è evocato con chiarezza e poi subito stemperato in un guardaroba cittadino fatto di giacche, spolverini, parka, pigiama, tute, gonne, piccole e corte. Beige, nero, grigio minerale: la palette di colori nasce dal Dna del marchio.