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Ey Future consumer index: si spende di meno per la moda

Scritto da Isabella Naef

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Moda

Credits: Shopping, Pexels, Andrea Piacquadio

Il 91 per cento dei consumatori italiani è preoccupato per la propria condizione economica, e l’81 per cento è preoccupato in maniera più ampia per l’economia del Paese. Questi alcuni dei risultati emersi dalla tredicesima edizione dell’Ey Future consumer index, che ha sondato le opinioni di oltre 22mila cittadini in tutto il mondo di cui 500 in Italia.

In generale, tra le preoccupazioni maggiori degli intervistati figurano per il 75 per cento l’aumento dei prezzi di elettricità, gas e acqua, e per il 73 per cento l’incremento dei prezzi di beni alimentari e i carburanti; seguono al secondo posto i temi legati alla salute: il 62 per cento ritiene che i costi per accedere a una sanità di qualità siano troppo alti.

Tra le categorie in cui si prevede di spendere meno ci sono accessori moda, abbigliamento e calzature

Tra le scelte che hanno influenzato principalmente i consumi, oltre alle incertezze economiche, anche le crescenti pressioni inflazionistiche e il cambiamento climatico, che stanno spingendo i consumatori italiani a cambiare i loro stili di vita, modificando di conseguenza i loro modelli di spesa, e adottando comportamenti più sostenibili che li aiutano a risparmiare denaro. Tra questi, il 76 per cento degli intervistati sarà più cauto riguardo alle spese, e oltre il 38 per cento degli italiani pianifica di trascorrere più tempo a casa in futuro, in ottica di risparmio.

“Le crescenti tensioni geopolitiche, l’inflazione e le perturbazioni economiche, stanno spingendo i consumatori a rivedere le loro priorità di consumo, prestando maggiore attenzione ai prezzi e focalizzandosi sui beni primari, infatti, come conseguenza di ciò oltre il 50 per cento degli italiani dichiara che taglierà gli acquisti di prodotti non essenziali. Questo sta indirettamente portando ad azioni più sostenibili, riducendo il cibo e lo spreco alimentare (94 per cento), cercando di riparare le cose piuttosto che sostituirle (75 per cento), prestando più attenzione al riciclo (56 per cento) e al risparmio di acqua (41 per cento)", ha affermato Stefano Vittucci, consumer products and retail sector leader di Ey in Italia.

I consumatori, quindi, hanno ridotto l’acquisto di oggetti fisici principalmente per risparmiare (75 per cento) ma anche per aiutare l’ambiente (43 per cento). Tra le categorie in cui si prevede di spendere meno ci sono accessori moda (66 per cento), abbigliamento e calzature (53 per cento), giocattoli e gadget (49 per cento), elettronica di consumo (48 per cento), ma anche bellezza e cosmesi (47 per cento), mobili per la casa (43 per cento) e automobili (40 per cento).

Sul tema della sostenibilità, continua ad accelerare l’interesse dei consumatori, spinti anche dal cambiamento climatico che sta sconvolgendo le abitudini di consumo di lunga data. I consumatori sono sempre più sostenibili, il 65 per cento presterà maggiore attenzione all’impatto ambientale legato ai consumi, e consapevoli del loro impatto ambientale (il 63 per cento si aspetta che il cambiamento climatico peggiorerà nei prossimi 6 mesi), stanno quindi cambiando i loro comportamenti di acquisto adattandoli al nuovo contesto.

EY Future Consumer Index
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