Facebook e Instagram alleati delle griffe e dei magazine della moda
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Non sono solo i marchi della moda a spopolare sui social network come Instagram e Facebook, ma anche le riviste, i quotidiani e i magazine delle case editrici. Molto spesso, questo genera una ulteriore visibilità per i marchi stessi di cui parlano le pagine, le copertine e gli articoli dei media, soprattutto quelli online, facilmente raggiungibili con un click.
Dati alla mano, secondo il Social media report del secondo trimestre della Mpa, The Association of Magazine Media, con sede a New York, i like e i follower dei brand delle case editrici, sono risultati in crescita del 2,4 per cento, nel trimestre che è terminato a fine giugno.
Facebook rappresenta quasi la metà dei fan dei brand dell'editoria, mentre Instagram ne rappresenta il 30 per cento e Twitter il 24 per cento
Negli ultimi tre mesi, i "seguaci" e i "mi piace", sono aumentati di oltre 26 milioni, per un totale di 1,1 miliardi.
Facebook rimane il colosso dei social media con la quota maggiore di Mi piace e di follower e rappresenta quasi la metà (46 per cento) dei fan dell'industria dei media.
Instagram occupa il secondo posto e si accaparra il 30 per cento dei fan dell'industria dei media (FashionUnited conta oggi 29mila follower su Instagram), mentre Twitter ha una quota di fan pari al 24 per cento (FashionUnited Italia conta 28mila follower su Twitter).
Negli ultimi tre anni, secondo il report che ha preso in considerazione i brand dell'editoria di 33 case editrici Usa, Instagram ha registrato il più alto tasso di crescita di tutte e tre i social monitorati. In questo trimestre ha registrato una crescita del 6,3 per cento, Facebook dello 0,9 per cento e Twitter dello 0,5 per cento.
Secondo un recente studio di Launchmetrics, piattaforma di marketing e di soluzioni di analisi dati per le aziende, in collaborazione con la Camera nazionale della moda italiana, Instagram, si conferma il canale preferito nel fashion, dominando la conversazione sia alla Milano fashion week uomo, sia a quella donna in base al miv, il media impact value.
Foto credit: Pexels