Fashion graduate Italia: i giovani talenti sfilano a Milano
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La manifestazione, che ha avuto inizio il 24 ottobre, è organizzata da Piattaforma sistema formativo moda ente del terzo settore (Ets), hub che riunisce istituzioni e accademie italiane formative post diploma nel settore, ed è patrocinata da Regione Lombardia e dal Comune di Milano.
La comunità delle scuole di Piattaforma sistema formativo moda conta oltre 30mila studenti
Tre giorni dedicati a fashion show, talk, masterclass, workshop e job placement. Ospiti speciali di questa edizione gli studenti delle università di moda e design di San Paolo e Toronto.
“Fashion graduate Italia è diventato un evento imperdibile all’interno del calendario moda italiano: nell'ultimo anno Piattaforma sistema formativo moda Ets ha lavorato a fianco di tutte le università, accademie e istituti associati per organizzare un evento phygital ancora più ricco e aperto a un pubblico di spettatori sempre più ampio e di respiro internazionale", ha spiegato Matteo Secoli, presidente di Piattaforma sistema formativo moda Ets.
Tra le scuole che hanno partecipato alla kermesse, il cui titolo quest'anno è Do You Remember the Future?, figurano Accademia Costume & moda; Accademia della moda Iuad; Accademia di Belle Arti di Brera, Afol moda; Arsutoria school; Domus Academy; Iaad, Istituto d’arte applicata e design; Istituto europeo di design, Ied; Istituto Marangoni; Istituto Modartech; Istituto Secoli; Naba, Nuova accademia di belle arti.
La comunità delle scuole di Piattaforma sistema formativo moda, oggi conta oltre 30mila studenti, 6.000 docenti e 45 campus.
In passerella anche gli studenti di Iuad, Iaad, Naba
Iaad, Istituto d’arte applicata e design ha partecipa all’edizione 2023 di Fashion Graduate Italia. Protagonista è stata la creatività di Alessia Fascio, Alice Bezzolato, Aurora Langella, Elisa Musso e Keti Aleksovka, talentuose neo-diplomate della scuola in Textile e fashion design. Le studentesse hanno portato in passerella “?????”, una collezione che parte da un’analisi sul ruolo della parola e, in senso più ampio, del linguaggio in relazione alla società odierna. Le aree tematiche affrontate vanno dalla conoscenza di sé attraverso l’altro, alla ricerca dell’equilibrio attraverso il cambiamento del pensiero, all’influenza e all’impatto delle parole sulla nostra anima, all’evocazione di valori perduti attraverso il linguaggio criptato, all’alleggerimento del peso della vita attraverso la terapia. I tagli, le forme e le lavorazioni sperimentali trasformano i tessuti in tele di consapevolezza su cui sono impressi i nostri ideali. Gli abiti prendono vita dalle tonalità delle esperienze, tradotte in una collezione coesa e incisiva.
Naba, invece, ha fatto sfilare le 8 migliori collezioni del biennio specialistico in Fashion design, realizzate dagli studenti Carlotta Cilloni, Yuehan Dai, Arianna Dainelli, Luciana Gagliardi, Min Gao, Merve Karali, Meghana Govinda Reddy, Samia Charlotte Nelly Saadieh Jeanine Saad. Gli outfit sono stati protagonisti di una narrazione estetica del fare che trova espressione nella creazione di lavori ed esperienze culturali, laboratoriali e sperimentali.
Il racconto dell’accademia si è sviluppato anche nel fashion showcase che vede la curatela della docente Naba Luisa Cevese. Nello spazio espositivo in mostra storie di artigianato, manualità, tecniche e innovazione negli ambiti del tessuto e della maglieria, attraverso i lavori degli studenti del siennio specialistico in Textile design: Jingjing Chen, Yijie Liu, Elena Paiano, Alessia Romeo, Shuimiao Xie, Yingfang Zhang.
“Fashion graduate Italia è da sempre un momento importante che permette di creare rilevanti connessioni tra il sistema educativo e il sistema moda italiano. In questo ambito gli studenti di Naba attraverso la propria creatività hanno l’opportunità di dimostrare ancora una volta quanto la cultura della moda sia connessa al mondo che la circonda, sperimentando nuove forme, materiali e linguaggi, anche tramite il legame tra fashion e textile design, che nelle loro intersezioni possono permettere agli studenti di ottenere nuove conoscenze e di sperimentare strade e sistemi innovativi per la produzione di moda”, ha affermato Colomba Leddi, Naba Fashion design area leader.
Gli studenti dell’Accademia della moda Iuad con le loro nuove collezioni hanno invitato il pubblico a esplorare il proprio vero io. "L’uomo si scontra con un disordine di emozioni e sofferenze, che lo rendono una creatura tormentata dal dualismo, sempre in bilico tra opposti che lottano per la supremazia: gioia e dolore, amore e odio, forza e fragilita. A quel punto si sprigiona poi l’intero spettro delle emozioni umane, come un caleidoscopio di colori che crea armonia e sostanza", hanno spiegato gli studenti. La sfilata, in agenda ieri, portava il titolo Uncovered.
Hanno partecipato al progetto Andrea di Giulio, Alessia Petito, Vincenzo Savinelli, Giandomenico Farella, Andrea Battaglia, Angelica Senatore, Danilo Vincenzo Grabeuil, Giuseppe Magnano, Giada Zanotti, Valentina Derudi, Thomas Ferrarese.
Iuad, che oggi ha sede a Napoli e a Milano, nasce con i suoi primi corsi negli anni Sessanta da un’idea di Domenico Lettieri, maestro dell’arte sartoriale, che in quegli anni si preoccupo di creare un sistema per portare nuova linfa al mondo della tradizione sartoriale. Ancora oggi, da ormai piu di quarant’anni, l’Accademia della moda opera nel campo della formazione nelle discipline della moda del design e della comunicazione, offrendo una gamma di percorsi formativi, che vanno dal design della moda e degli interni, alla modellistica industriale, con un sistema protetto da copyright per tutti i settori dell’abbigliamento (uomo, donna, bambino, casual, underwear, intimo e corsetteria, camiceria) e delle calzature.