Federazione moda Italia: serve un credito d’imposta sugli affitti
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“Il tavolo della moda rappresenta un’eccezionale occasione per valorizzare lo stretto legame tra negozi di moda e territorio e consolidare l’azione di confronto e dialogo con tutta la filiera soprattutto in momento in cui gli operatori commerciali, dopo aver contribuito a calmierare i rincari dei prezzi e l’inflazione, si trovano costretti a subire forti rialzi di listino e budget prefissati con richieste di ordini di merci non più facilmente sostenibili”, ha proseguito Felloni.
“Visto l’attuale momento di particolare difficoltà del dettaglio moda e considerato l’obiettivo di continuare a garantire il mantenimento dei posti di lavoro e nuova occupazione", ha concluso Felloni, "noi operatori commerciali ci crediamo ma è importante che il Governo ascolti le istanze della categoria con particolare riguardo a un indispensabile intervento a copertura degli incrementi dei costi delle locazioni commerciali, per esempio, attraverso un credito d’imposta sugli affitti o l’introduzione della cedolare secca condizionata alla riduzione del canone; un voucher moda per chi sostituisce nei negozi di prossimità un capo usato con uno nuovo; un'aliquota Iva agevolata del 10 per cento sui prodotti di moda in particolare made in Italy e sostenibili. Occorre, infine, rivalutare mestieri come l’addetto alle vendite e il sarto che potrebbero essere ospitati anche all’interno dei negozi, puntando sulla formazione professionale”, ha aggiunto Felloni.