Filson lancia la sua prima collezione femminile

Il marchio di 127 anni, con sede a Seattle, si espande nel mercato della moda donna, proponendo la sua prima collezione completa di abbigliamento femminile, che sarà lanciata ad agosto.

Fondata nel 1897 per equipaggiare i cercatori d'oro diretti nello Yukon, Filson ha costruito un'eredità di creazione di prodotti, abbigliamento e accessori che hanno attratto gli appassionati di outdoor fin dalla sua nascita.

"Con l'aiuto di Cristina Calori, cofondatrice e ceo di Wp Lavori in Corso distributore e licenziatario con sede in Italia che ha acquisito una quota di minoranza di Filson nel 2020, il marchio lifestyle globale si rivolge al mercato dell'abbigliamento femminile", spiega il management in un comunicato. Il chief creative officer di Filson, Alex Carleton, ha attinto agli archivi del marchio per creare una collezione di abbigliamento femminile pensata sia per lo stile, sia per la funzionalità, concentrandosi su articoli pratici, durevoli, di alta qualità e di tendenza che trascendono le generazioni.

La collezione di debutto, che sarà lanciata ad agosto, comprende 32 modelli, tra cui capispalla, camicie e accessori, con taglie che vanno dalla xs alla 2xl.

I capispalla partono dai 400 euro fino a un massimo di 900 euro, i pullover hanno prezzo che si aggira sui 300 euro e le camicie costano 150 euro circa.

"Qualità e artigianalità fanno parte dei valori fondamentali di Filson", ha detto Alex Carleton, chief creative officer di Filson. "Mentre continuiamo a costruire la nostra eredità come marchio leader del patrimonio americano, era importante per noi includere le donne e dar loro il benvenuto nel mondo di Filson. Questa collezione di debutto è stata creata per la donna che apprezza la qualità e lo stile senza tempo, indipendentemente da dove si trovi o da cosa stia facendo, e soprattutto incarna il moderno spirito di avventura e individualità che noi ammiriamo e celebriamo".

"Con Filson, un marchio così importante e di qualità, l'espansione nel mercato americano è un passo logico, dato il successo dell'ecommerce e dei negozi che si rivolgono a una clientela femminile con esigenze specifiche. È una progressione naturale", ha aggiunti Calori.